DISTURBI DA USO DI SOSTANZE, TRAUMA E DISSOCIAZIONE

Le relazioni fra disturbo da uso di sostanza (DUS), trauma e dissociazione stanno trovando spazio e attenzioni crescenti nella letteratura e nella ricerca clinica. In un articolo pubblicato su Mission, gli autori propongono una sintesi delle più interessanti teorie e interpretazioni sul ruolo e sulle funzioni di esperienze traumatiche e tratti dissociativi nelle persone con DUS, esplorando anche alcuni possibili percorsi di ricerca.Fra le principali acquisizioni della letteratura, gli autori citano due elementi. Il primo riguarda la constatazione dell’importanza che storie traumatiche e vissuti infantili sfavorevoli possono ricoprire nell’esperienza delle persone con DUS. Il secondo elemento attiene al fatto che il mancato riconoscimento di traumi e dissociazioni esercita un influsso negativo nel trattamento terapeutico, aumentando inoltre il rischio di ricadute.

Discutendo nella seconda parte dell’articolo la letteratura esistente, gli autori propongono l’utilizzo della Teoria strutturale della dissociazione (Van der Hart et al., 2006) “per esplorare e comprendere le manifestazioni dissociative nelle persone con DUS, e per differenziare la presenza di sintomi dissociativi che possono essere indotti dall’abuso di sostanze dalla dissociazione come processo patogenetico. La capacità di discriminare e di conseguenza diagnosticare la presenza della dissociazione strutturale permetterebbe al clinico di usare gli strumenti e le tecniche psicoterapeutiche più adatte ad approcciare il funzionamento mentale dei pazienti DUS reso ancora più complesso dalla difficoltà dissociativa a integrare l’esperienza”. Nelle conclusioni, si ribadisce, alla luce degli elementi discussi in precedenza, la complessa sovrapposizione fra trauma, dissociazione e DUS. Al fine di migliorare la pratica clinica e la comprensione dell’esperienza delle persone con DUS, è necessario strutturare nuovi percorsi di ricerca che consentano di meglio conoscere e esplorare i nessi tra trauma, disturbi dissociativi e DUS.

LINK ALL’ARTICOLO (pp. 43-46)