Sul sito di ADUC si legge della scomparsa del biologo e chimico israeliano Raphael Mechoulam, il principale ricercatore sulla cannabis, che con il suo gruppo di ricerca, presso l’Hebrew University School of Pharmacy, ha contribuito ad isolare sia il THC, il componente psicoattivo principale della cannabis, sia il cannabidiolo o CBD.Tra le leggende che circolano intorno al suo nome e alla sua attività di ricercatore si ricorda che “(…) all’inizio degli anni ’60 lo scienziato di origine bulgara Raphael Mechoulam fu sorpreso a trasportare cinque chilogrammi di “superbo hashish libanese di contrabbando”, come lo definì lui, su un autobus da Tel Aviv a Rehovot, in Israele. Ma non aveva intenzione di fumare quella droga. All’epoca Mechoulam era un ricercatore alle prime armi, desideroso di esplorare la scienza della cannabis, una pianta stigmatizzata di cui non si conoscevano ancora le proprietà mediche specifiche.”
I suoi studi, che hanno portato alla scoperta nel 1964 del principio attivo del tetraidrocannabinolo (THC) e successivamente del sistema cannabinoide del corpo, che produce sostanze chimiche simili al THC per aiutare a regolare l’appetito, gestire il dolore e far funzionare il sistema immunitario, hanno permesso di far conoscere gli effetti della cannabis in ambienti più mainstream, aprendo la strada ad altri studi.
Purtroppo secondo Mechoulam le leggi poco permissive degli USA e di altri stati hanno ritardato troppo il lavoro di ricerca su questa sostanza, nonostante che a livello scientifico fossero già noti gli effetti benefici della cannabis nell’alleviare i sintomi del cancro, dell’epilessia e di altre malattie.
9 Dicembre 2023
NEL 2024 CINQUE PAESI POTREBBERO LEGALIZZARE LA CANNABIS
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