MISURE PER CONTRASTARE L'EPIDEMIA DI DECESSI DA OPPIACEI

L’American Medical Association (AMA), riassumendo statistiche ed evidenze sullo stato di emergenza nazionale legato ai decessi provocati da farmaci oppiacei e da fentanyl, si appella alla politica per nuove misure di prevenzione, di cura e di controllo. Fra le più di 100.000 vittime registrate lo scorso anno, ben il 60% è attribuito a fentanyl, di cui inoltre si segnala nel 2021 il sequestro di grandi quantitativi di pillole illegali. Fra le misure di contrasto suggerite dall’AMA figura in primo luogo la rimozione delle barriere legali ed economiche alle terapie per le persone con disturbi da uso di sostanze, dal momento che nel 2021, nonostante l’emergenza, diversi stati hanno diminuito il budget a disposizione per le terapie contro le dipendenze. L’AMA raccomanda azioni specifiche che rendano più difficile alle assicurazioni sanitarie negare per motivi economici l’accesso alle cure per disturbi da uso di sostanze: a riguardo, il 90% dei medici riporta ritardi nelle cure attribuiti ai tempi di autorizzazione delle compagnie assicurative, che causano anche frequenti abbandoni precoci dei programmi.

Ugualmente importante è il rafforzamento della riduzione del danno, specie per quanto riguarda l’accessibilità e la diffusione di naloxone, la cui disponibilità è ancora soggetta in molti stati a limitazioni, anche di tipo legale, nei servizi di emergenza. Tuttavia, è necessario anche il rafforzamento di altre misure di riduzione del danno, a partire dalla de-criminalizzazione del drug checking: in particolare, i test fai-da-te per rilevare la presenza di fentanyl, rudimentali, ma affidabili e a bassissimo costo, sarebbero di grande importanza per prevenire decessi. Infine, AMA segnala la rilevanza dei programmi di distribuzione di siringhe sterili, ancora soggetti a molte limitazioni e divieti, nonostante siano stati finanziati in ambito federale con un budget di 30 mil. di dollari.

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