UN PIANO MARSHALL PER LA SALUTE GLOBALE, CONTRO GLI EFFETTI SUGLI STILI DI VITA DEL COVID 19

data di pubblicazione:

12 Ottobre 2021

Una serie di società scientifiche, riunite nel “Forum Permanente sul Sistema Sanitario Nazionale nel post Covid”, ha recentemente lanciato l’allarme relativo alle conseguenze della pandemia sulla salute dei cittadini. Tale allarme si basa sia sugli effetti già osservati sulla popolazione in termini di consumi e stili di vita potenzialmente dannosi (aumento dei consumi di alcol, tabacco, sedentarietà) che sulle conseguenze della cancellazione o della riduzione degli esami, delle cure e della prevenzione in vari ambiti sanitari.Nel 2021, si conta oltre un milione di fumatori in più rispetto al passato (hanno raggiunto gli 11,3 milioni, pari al 26,2% della popolazione rispetto al 23,3% di gennaio 2020). Il 44% dei cittadini è aumentato di peso fra smart working e riduzione dell’attività fisica a seguito della chiusura di palestre e piscine (l’incremento è stato in media di ben 4 Kg). Inoltre, nel 2020 si sono registrati aumenti del 23,6% fra i maschi e del 9,7% delle femmine del consumo eccessivo di alcol in grado di mettere a rischio la salute. Dati allarmanti, che devono portare la prevenzione in cima alla lista delle priorità. (…) Nel 2020 sono stati oltre 1,3 milioni i ricoveri in meno rispetto al 2019, quelli di chirurgia oncologica sono diminuiti dell’80% nell’attività programmata e, per l’area cardiovascolare, il calo è stato di circa il 20%. Allo stesso tempo, ci stiamo rendendo conto che la pandemia, oltre ai 130.000 decessi, rischia di provocare un’altra epidemia legata agli scorretti stili di vita che i cittadini hanno adottato in un anno e mezzo di lockdown”. “Lanciamo un ‘Piano Marshall’ articolato dedicato alla prevenzione – continua il Prof. Cognetti -. Partiamo con una campagna social molto ampia, per poi andare negli stadi e nei palazzetti dello sport prima delle partite, per distribuire opuscoli e materiale realizzato ad hoc. Un modo per incontrare e informare i cittadini. Diffonderemo manifesti negli ospedali per sensibilizzare pazienti e familiari. Organizzeremo anche appuntamenti nelle piazze dove incontreremo cittadini di tutte le età”

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