RELAZIONE EUROPEA SULLE DROGHE – SECONDA PARTE

data di pubblicazione:

18 Giugno 2021

Le crescenti sfide per la salute pubblica e per la sicurezza, in relazione al traffico di sostanze illegali e alla loro produzione nei confini dell’Unione Europea rappresentano uno dei temi centrali affrontati dal report annuale di EMCDDA. Dalle informazioni disponibili in merito all’attività delle reti criminali, emerge che la reperibilità di sostanze illegali in Europa non ha risentito in modo determinante dell’attuale pandemia, evidenziando le capacità di flessibilità e di gestione dellìemergenza da parte della criminalità organizzata, capace di adattarsi ai vincoli creati per contenere la pandemia. Un altro piano di preoccupazione per la salute pubblica riguarda l’aumento di concentrazione di THC per la cannabis, la diversificazione del mercato della cannabis (aumento di cannabinoidi in circolazione, nuovi prodotti con forti concentrazioni di CBD), l’aumento di purezza della cocaina, la disponibilità per i consumatori di nuove sostanze psicoattive potenzialmente potenti e pericolose.

L’analisi dell’impatto di COVID-19 rivela inoltre che, nonostante l’interruzione o la riorganizzazione di alcuni servizi rivolti alla popolazione tossicodipendente, il settore dell’assistenza  è riuscito ad adattarsi all’emergenza, specie attraverso  l’introduzione di prassi lavorative innovative e organizzative capaci di dare continuità all’assistenza degli utenti dei servizi.

Di seguito, si riportano le principali tendenze registrate nel rapporto, ricordando che la maggior parte dei dati si riferisce al 2019: 1- Secondo le stime, nell’Unione europea circa 83 milioni di adulti (di età compresa fra 15 e 64 anni), ossia il 28,9 %, hanno assunto sostanze illecite almeno una volta nel corso della vita. 2- Le esperienze di uso di droga sono segnalate più frequentemente dai maschi (50,6 milioni) che dalle femmine (32,8 milioni). 3- La sostanza “provata” più di frequente è la cannabis (47,6 milioni di maschi e 30,9 milioni di femmine). 4- Stime molto più basse riguardano il consumo, nel corso della vita, di cocaina (9,6 milioni di maschi e 4,3 milioni di femmine), di MDMA (6,8 milioni di maschi e 3,5 milioni di femmine) e di amfetamine (5,9 milioni di maschi e 2,7 milioni di femmine). 5- I livelli dichiarati di consumo di cannabis nel corso della vita variano in misura considerevole tra i diversi paesi, da circa il 4 % degli adulti a Malta al 45 % in Francia. 6- Il consumo di droga nell’ultimo anno è un parametro di misura del consumo recente ed è prevalentemente concentrato fra i giovani adulti. Si stima che nell’ultimo anno abbiano fatto uso di droghe 17,4 milioni (16,9 %) di giovani adulti (15-34 anni); tra coloro che hanno segnalato di averne fatto uso, i maschi (21,6 %) sono il doppio delle femmine (12,1 %). 7- Si stima che la prevalenza del consumo di oppiacei ad alto rischio tra gli adulti (15-64 anni) nel 2019 rappresenti lo 0,35 % della popolazione dell’UE, equivalente a 1 milione di consumatori di oppiacei ad alto rischio. 8- Nel 2019 nell’Unione europea ci sono stati 510 000 consumatori in terapia sostitutiva per la dipendenza da oppiacei. I consumatori di oppiacei rappresentano il 26 % delle richieste di trattamento della tossicodipendenza. 9- Si stima che nel 2019, all’interno dell’Unione europea, si siano verificati almeno 5 141 decessi da overdose causati da sostanze illecite, ovvero un incremento pari al 3 % rispetto al 2018. Gli oppiacei hanno comportato il 76 % dei decessi per overdose segnalati nell’Unione europea nel 2019.

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