DELEGA A FABIANA DADONE SULLE POLITICHE ANTIDROGA

data di pubblicazione:

4 Aprile 2021

Alla ministra alle Politiche Giovanili Fabiana Dadone, del M5S, è stata assegnata la delega alle Politiche Antidroga. Dadone avebbe subito promesso un atto atteso da più di un decennio dagli operatori delle dipendenze e del terzo settore: la convocazione della Conferenza Nazionale sulle droghe. Sulla sua nomina si è accesa una forte polemica politica, dato che in passato Dadone si è espressa a favore della liberalizzazione della cannabis. 

A riguardo, come spiega un articolo de Il Fatto Quotidiano, i partiti di destra presenti in Parlamento, sia all’opposizione (Fratelli d’Italia) che nella maggioranza (Forza Italia e Lega) hanno richiesto rassicurazioni sulla linea politica che la ministra intenderà perseguire. Secondo Maurizio Gasparri: “Sulle droghe servono politiche di contrasto, di prevenzione e di recupero, non certo politiche di apertura o di resa. Un governo che andasse avanti in questa direzione sarebbe un governo morto. Si passerebbe non all’uscita dal governo ma all’ostruzionismo totale su qualsiasi materia”. Per Matteo Salvini (Lega) “la droga, ogni droga, è morte. Nessun regalo agli spacciatori”.

Reazioni ben diverse alla nomina di Dadone provengono dal suo partito, M5S, con Mario Perantoni, presidente della commissione Giustizia della Camera e deputato M5S, che ha commentato gli attacchi dicendo che “la delega alla ministra Dadone ha aperto una gara a chi è più oscurantista, con punte di prepotenza notevoli. Le critiche sono palesemente aprioristiche e strumentali: confondere le azioni di prevenzione e gestione del complesso fenomeno delle droghe con un generico ‘liberi tutti’ è frutto di prese di posizione antistoriche che speravamo superate”. In Italia “esiste un grave problema legato al consumo delle droghe e soprattutto allo strapotere della criminalità organizzata ma anche per questo è arrivato il momento di cominciare a dettare regole civili. La Corte di Cassazione ha già stabilito i limiti entro i quali è consentita la coltivazione della cannabis per uso personale e presto calendarizzerò la proposta di legge per inserire quei principi nel nostro ordinamento, anche per sostenere il diritto dei malati a curarsi con la cannabis”.

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