COVID-19 E IMPATTO SUI SERVIZI PER LE DIPENDENZE

data di pubblicazione:

3 Settembre 2020

 

Stefano Vecchio, in un articolo per il Manifesto, descrive brevemente i focus tematici della Summer School di Forum Droghe, interamente online, iniziata giovedì 3 settembre e che terminerà sabato 5. Al di là dei temi trattati, gli interrogativi alla base di questa edizione della scuola riguardano le conseguenze di Covid-19 sui servizi per le dipendenze (SerD e Comunità terapeutiche) e sui servizi a bassa soglia di Riduzione dei Danni e Limitazione dei Rischi. Più in dettaglio, Vecchio delinea 4 aree tematiche:

  • L’area dei modelli di consumo nella quale analizzeremo i risultati delle ricerche e le importanti indicazioni che emergono dai comportamenti dei consumatori, in controtendenza rispetto alla vulgata dei media, confrontate con la realtà dei mercati, osservate attraverso il nostro orizzonte culturale centrato sulle relazioni tra “droga, set e setting” secondo lo schema di Norman Zinberg.
  • L’area dei servizi. L’emergenza pandemica è stata “una cartina al tornasole dell’ordinario”. Luci e ombre nella realtà dei servizi: dalla tenuta nei ridimensionamenti, alla flessibilità e alle innovazioni ma anche le interruzioni, la crisi della prossimità, la resilienza e la creatività dei servizi di Riduzione del Danno e Limitazione dei Rischi. Un tema che interroga lo statuto del sistema pubblico e l’esigenza di rivederne i modelli attuali organizzativi e culturali.
  • Il carcere: un’intera sessione è dedicata a questa istituzione totale che rischia di chiudersi sempre più, di peggiorare il clima interno già fortemente asfittico e generatore di sofferenze e interrompere e ostacolare ogni processo di cambiamento sia delle pratiche dei servizi che normativo.

L’ultima sessione di sabato mattina abbiamo voluto dedicarla alla relazione tra il modello di emergenza realizzato e i possibili scenari biopolitici che già iniziano a delinearsi sui comportamenti, sulle nostre vite, sui corpi, la relazione con i contesti delle persone che usano sostanze psicoattive, l’influenza sul mondo della politica e dei servizi”.

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