DROGHE SINTETICHE – Alcuni dati della relazione 2020 della direzione centrale per i Servizi antidroga

data di pubblicazione:

31 Agosto 2020

La marijuana resta la sostanza stupefacente maggiormente consumata in Italia. Lo conferma la Relazione annuale diffusa dalla direzione centrale per i Servizi antidroga (Dcsa).
I consumatori di cannabis appartengono al 25,3% alla fascia di età compresa tra i 20 e i 24 anni, il 19,92% a quella maggiore ai 40 anni e il 16,80% a quella compresa tra i 25 e i 29 anni. I più giovani, i minorenni, rappresentano il 6,33% del totale.
Le regioni nelle quali sono stati sequestrati i maggiori quantitativi di marijuana sono Puglia, Sicilia, Sardegna, Lombardia, Emilia Romagna, Lazio, Piemonte, Toscana, Calabria e Abruzzo.

Fenomeno in ascesa è quello delle droghe sintetiche e Nuove Sostanze psicoattive (NPS), che sono per la maggior parte di origine sintetica; la loro struttura chimica di base è in continua modifica in laboratorio da parte di esperti affiliati delle organizzazioni criminali che, in tal modo, ne evitano l’inserimento nella tabella delle sostanze proibite.

I consumatori di droghe sintetiche appartengono per il 26,17% alla fascia di età maggiore ai 40 anni, il 17,62% a quella compresa tra i 30 e i 34 anni e il 16,58% a quella compresa tra i 25 e i 29 anni. I più giovani rappresentano il 3,89% del totale dei denunciati per queste sostanze a livello nazionale.

La regione Lazio, con un totale di 5.536 soggetti coinvolti nel traffico di stupefacenti, emerge come valore assoluto rispetto alle altre, seguita dalla Lombardia, Sicilia, Campania, Emilia Romagna, Puglia, Piemonte e Toscana. I valori più bassi in Valle d’Aosta, Molise e Basilicata.

I decessi riconducibili all’abuso di sostanze stupefacenti sono stati 373, con un aumento pari all’11,01% rispetto al 2018. Il primo decesso in Italia per droga risale al 1973 e nei successivi 46 anni complessivamente i morti per droga sono stati 25.780.

Le persone di sesso maschile decedute a causa dell’assunzione di sostanze stupefacenti sono state 322 (86,33%), mentre quelle di sesso femminile 51 (13,67%), confermando un andamento consolidato nel tempo. I livelli di mortalità più alti si riscontrano a partire dai 25 anni per raggiungere i picchi massimi nella fascia maggiore ai 40 anni. Relativamente alla causa del decesso, nel 2019 in 169 casi è stata attribuita all’eroina, in 65 alla cocaina.

Incide sul trend dei consumi, anche il fenomeno del narcotraffico sul web che avviene su due differenti teatri virtuali: l’open web, internet indicizzato dai più comuni motori di ricerca utilizzato per un 4% e il deep web, la rete anonima raggiungibile solo attraverso determinati software per il restante 96%.
La maggior parte dei siti rilevati è ubicata in server allocati in Olanda, Cina e Stati Uniti, prevalentemente gestiti, specialmente nei Paesi Bassi, dai cosiddetti smart shops.

Per approfondimenti: https://antidroga.interno.gov.it/temi/report/relazioni-annuali-dcsa/

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