GIOCO D'AZZARDO E NUOVI BISOGNI DURANTE IL LOCKDOWN

data di pubblicazione:

7 Maggio 2020

Il quotidiano Repubblica dedica un articolo al tema del gioco d’azzardo, provando a incrociare, con l’aiuto di alcuni esperti, due aspetti: il cambiamento di abitudini e di consumi di giochi d’azzardo durante il lockdown, le nuove fragilità emerse. Partendo dal secondo aspetto, secondo alcuni esperti interpellati le richieste d’aiuto agli  sportelli online durante la quarantena si sono in parte modificate, evidenziando nuovi bisogni:Roberta Pacifici, direttore del Centro Dipendenze e Doping dell’Iss sostiene che «la presa di coscienza di avere un problema è aumentata con il lockdown». Le chiamate al numero verde Iss, circa 350 al mese, sono divenute più lunghe, la media da 15 minuti a 40. Lo psicoterapeuta Fabrizio Fanella, dell’Osservatorio regionale Lazio su gioco d’azzardo patologico e direttore del Centro Riabilitativo per le Dipendenze “La Promessa” di Roma, afferma: «Vi è stato in queste settimane un aumento forte del gioco online, la solitudine ha provocato peggioramenti nelle persone dipendenti dal gioco e un incremento esponenziale del consumo di alcol. Nell’immediato futuro faremo i conti con questi effetti psicologici del lockdown».

Rispetto al consumo di gioco d’azzardo nel periodo di lockdown causa Covid-19, è noto come esso si sia spostato sulle piattaforme online. Non è ancora chiaro in quale misura ciò sia avvenuto e se ciò abbia già provocato o possa provocare nel futuro cambiamenti profondi negli stili di consumo e nei profili di rischio dipendenza. “Se l’Istituto Superiore di Sanità sottolinea come il “Stai a casa” ha «agito da volano per i fattori di rischio comportamentali legati all’uso di fumo e di alcol, in forte incremento in tutto il mondo», Fanella racconta dell’aumento di consulenze online e chat, «misuriamo il disagio, ansia, aggressività, tensioni familiari accentuate. Situazioni preesistenti al CoVid19 che si sono slatentizzate con queste restrizioni. Registriamo così ricadute nella dipendenza da gioco. Si verifica uno stato depressivo trasversale sotto forma di pigrizia e tristezza e poi depressivo reattivo. Il miglior carburante proprio per le dipendenze». E l’ISS aggiunge: «La copresenza forzata 24 ore su 24 con un familiare o un convivente può rendere evidente un comportamento di gioco compulsivo; l’impossibilità di giocare d’azzardo per una persona con un disturbo specifico può causare un aumento del livello di stress, inquietudine, aggressività, disturbi del sonno al punto tale da inasprire le relazioni di convivenza».

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