Si è svolto dal 9 all’11 ottobre a Milano il congresso nazionale di FederSerd, che ha nominato come nuovo presidente nazionale Guido Faillace, Dirigente psichiatra, direttore del coordinamento Serd dell’Asp di Trapani. Pietro d’Egidio, presentando l’evento, sottolinea la necessità, di fronte ai nuovi evidenti mutamenti dei consumi di sostanze, di dotarsi di nuovi paradigmi di lettura, di una nuova clinica e di nuovi strumenti operativi.
“Nei 580 servizi delle dipendenze pubblici territoriali e nelle 1.200 strutture del sistema di intervento, si curano circa 300.000 persone l’anno, giovani e anziani, affetti da patologie da dipendenze, principalmente eroina, cocaina, alcol, tabacco, cannabinoidi, psicofarmaci, e da gioco d’azzardo patologico (GAP). E i quaranta anni di lavoro nei SerD ci hanno insegnato a cogliere i cambiamenti, spesso al di là di leggi e risorse, proponendo le corrette evoluzioni organizzative. Come per esempio abbiamo fatto con gli accordi con i servizi psichiatrici e la magistratura di sorveglianza” spiega Pietro D’Egidio, Presidente Nazionale FeDerSerD anticipando il suo discorso di apertura del prossimo VIII Congresso Nazionale.
“Oggi – prosegue – l’evoluzione dei consumi e degli stati di dipendenza, i nuovi consumi giovanili, le sfide al limite dei rischi, i comportamenti di addiction come il gambling richiamano la necessità di nuovi paradigmi di lettura, di una nuova clinica e di nuovi strumenti operativi. La patologia psichiatrica concomitante, le patologie infettive ad alto tasso di espressività nella popolazione dipendente, le dipendenze da comportamenti, un mercato che cerca di ampliare oltre ogni limite le indicazioni per l’uso di oppiacei da prescrizione, vedono impegnati i 7.000 operatori pubblici delle dipendenze che sono una risorsa essenziale e una garanzia di legalità per il Paese. Una risorsa che esprime un impegno eroico e insieme altamente insufficiente. Solo modelli di intervento specialistici, in rete con i contesti sanitari e sociosanitari del territorio, potranno garantire risultati terapeutico riabilitativi ancora migliori“.