Secondo un articolo di Ansa-Xinhua, pubblicato sul sito di Aduc, le strategie cinesi di contrasto al narcotraffico, così come i programmi di cura delle persone con dipendenze da sostanze psicoattive, hanno conseguito negli ultimi anni risultati, nel complesso, positivi. In particolare, dal 2013 al 2018 vi è stata una diminuzione dei nuovi consumatori, a fronte di un aumento delle indagini e degli arrestati contro il narcotraffico. “Nelle campagne di contrasto agli stupefacenti tra il 2013 e il 2018, i dipartimenti di polizia in Cina hanno risolto circa 850.000 casi di droga, smantellando 34.000 organizzazioni criminali, arrestando oltre un milione di sospettati e confiscando un totale di 482 tonnellate di droga (…) Sono stati inoltre intensificati la collaborazione anticrimine e lo scambio di intelligence con Stati Uniti, Russia, Canada e Nuova Zelanda. Alla fine del 2018 in tutta la Cina risultavano 39.000 comunita’ di disintossicazione e riabilitazione dalla droga. Oltre 2 milioni di ex tossicodipendenti non hanno avuto ricadute a tre anni dalla riabilitazione, un dato 2,3 volte superiore a quello del 2013. Un totale di 770.000 ex tossicodipendenti ha ricevuto aiuto per trovare un impiego e iniziare una nuova vita. Secondo la commissione nazionale per il controllo dei narcotici, alla fine del 2018 risultavano circa 2,4 milioni di consumatori di droga a livello nazionale, in calo del 5,8% rispetto all’anno precedente.
Ben 37 tonnellate e mezzo di stupefacenti e di sostanze per produrli sono state sequestrate nel 2018 dalle dogane cinesi, che hanno anche condotto 604 indagini criminali relativi al traffico di droga. E’ quanto emerge da dati ufficiali pubblicati ieri dalla principale autorita’ che controlla delle dogane. Secondo l’Amministrazione generale delle Dogane, dei 604 casi, 596 erano relativi al traffico. Sono state sequestrate in tutto 4,61 tonnellate di droga, tra cui eroina, cocaina, metanfetamina e cannabis. Sono stati arrestate 400 persone accusate di narcotraffico e individuate 70 gang.”.