Da poco disponibile, il rapporto 2019 “Welfare e salute in Toscana”, dedica alcune pagine ai consumi di sostanze psicoattive a livello nazionale e toscano. Come tendenze nella nostra regione, in generale, si conferma un quadro di sostanziale stabilità per quanto riguarda la domanda e l’offerta di sostanze e un aumento degli eventi infausti droga correlati. Nell’ultimo anno si registra in Toscana una diminuzione di accessi (dal 2011 al 2018, gli accessi passano da 30 a 21,5 ogni 100mila abitanti), correlati ad abusi di sostanze, ai PS; l’andamento toscano delle overdose infauste è comparabile a quello nazionale, sia come sostanze coinvolte che per la distribuzione per età e genere, sia come prevalenza negli ultimi anni. Rispetto alle sostanze d’abuso primario, è invariata la tendenza degli ultimi anni, infatti continua a decrescere l’eroina, arrivando nel 2018 al 63,6% (2017: 65%), mentre cocaina e cannabis registrano prevalenze pari rispettivamente al 21,3% e 16,6%. Comparate al quadro nazionale, le prevalenze toscane risultano sovrapponibili sia per gli utenti prevalenti che incidenti.
“In Toscana, secondo quanto stimato da ARS su dati dell’indagine EDIT rivolta agli studenti, l’andamento è allineato con quello nazionale. Nel 2018 il 37% degli studenti dichiara di aver assunto almeno una sostanza nella vita, il 30% nell’ultimo anno.
Il dato è di 4 punti percentuali sopra la media nazionale per via di un consumo di cannabis lievemente più alto (ma non più frequente). Anche in Toscana (come nel resto del mondo) la cannabis continua a essere la sostanza maggiormente diffusa tra i consumatori, il 27% ne fa uso nell’anno, seguita dalla cocaina (1,6%), gli stimolanti (0,9%), gli allucinogeni (0,8%) e l’eroina (0,2%). Le prevalenze toscane si attestano sotto la media italiana, eccetto che per la cannabis (dato ESPAD® per l’Italia: 25,8% fa uso di cannabis nell’anno), che è anche l’unica sostanza che negli ultimi 10 anni registra un lieve incremento (figura 1).
L’uso di cannabinoidi nell’ultimo mese in Toscana riguarda il 18% dei ragazzi e, di questi, circa il 40% (quasi 14mila adolescenti toscani) ne fa un uso frequente (da qualche giorno alla settimana a tutti i giorni). Anche la poliassunzione di 2+ sostanze è in diminuzione negli ultimi 10 anni, dal 10% al 6% per i consumi annuali (-4% della media ESPAD). Quasi 2 consumatori su 3 non acquistano le sostanze su piazza, bensì le ottengono in regalo/condivisione con il gruppo di amici, denotando, come oramai noto, il forte ruolo che il “gruppo dei pari” ricopre nel condizionare le scelte individuali (…) Riguardo gli eventi acuti correlati alla droga in Toscana non emergono variazioni rispetto all’anno precedente, gli accessi ai PS nel 2018 sono stati 909 (su un totale di 1 milione e mezzo di accessi l’anno), di questi il 28,5% sono stati effettuati da donne e il 10,6% ha esitato in un ricovero. Oltre il 70% ha un’età compresa tra i 20 e i 49 anni. Le diagnosi più frequenti sono l’avvelenamento da sostanze psicotrope (32,7%), in particolar modo per le donne (42,3%), l’abuso di droghe senza dipendenza (28,7%) e la psicosi da droghe (18,7%), entrambe con una prevalenza lievemente maggiore tra gli uomini. L’avvelenamento da oppiacei e narcotici correlati si è verificato nel 19% dei casi, con un valore che tra gli uomini arriva al 21% (tra le donne il 13%) (figura 2). Il tasso di accessi ai PS diminuisce dal 2011 al 2018, passando da 30 a 21,5 accessi ogni 100mila abitanti.
I ricoveri attribuibili a sostanze psicotrope nel 2018 sono stati 1.569 (erano stati 1.656 nel 2017). Il 34% dei ricoveri riguarda donne.
Passando ai decessi provocati da overdose da sostanze, nel 2017 in Italia si sono verificati 294 casi, +10% rispetto all’anno precedente (86% dei casi sono uomini). La sostanza più frequentemente responsabile dell’overdose è l’eroina (50% dei casi), seguita da cocaina (18%) e metadone (4,4%). La fascia d’età più colpita è quella tra i 25 e i 40 anni. Inoltre, in base al monitoraggio del fenomeno dello strumento GeOverdose.it, è emerso che oltre l’80% dei coinvolti erano italiani, l’85% è deceduto da solo e il 67% al momento della morte si trovava in un luogo chiuso. In Toscana, nello stesso anno, si sono verificati 43 decessi, il 14,6% delle overdose in Italia. L’andamento toscano delle overdose infauste è simile a quello nazionale, sia come sostanze coinvolte che per la distribuzione per età e genere. Il tasso di mortalità da overdose (standardizzato per età) per l’ultimo triennio disponibile (2013-2015) è pari a 0,3 decessi ogni 100mila abitanti, con un andamento stabile nel tempo.
In Toscana nel 2018 i soggetti in trattamento per tossicodipendenza presso i Ser.D sono stati 16.682 con una quota di utenza incidente sovrapponibile a quella dell’anno precedente e pari al 28,5%, confermando la forte capacità attrattiva da parte dei servizi toscani. La proporzione di utenti femmine, pari al 20%, sia tra i nuovi che tra gli utenti in carico. Per quanto riguarda le sostanze d’abuso primario, i dati confermano le tendenze orami consolidate nell’ultimo ventennio. Continua a decrescere l’eroina arrivando nel 2018 al 63,6% (2017: 65%), mentre cocaina e cannabis registrano prevalenze pari rispettivamente al 21,3% e 16,6%. Rispetto al panorama nazionale le prevalenze toscane risultano sovrapponibili sia per gli utenti prevalenti che incidenti. In generale, nella nostra regione, si conferma un quadro di sostanziale stabilità per quanto riguarda la domanda e l’offerta di sostanze. Per quanto riguarda le conseguenze sanitarie si osserva un aumento degli eventi infausti droga correlati”.