SECONDO BOLLETTINO EACS 2017

data di pubblicazione:

7 Novembre 2017

lila_AIDSLa Lega Italiana per la Lotta contro l’Aids, in collaborazione con NAM, ha diffuso un documento – secondo bollettino sulla 16° Conferenza Europea sull’AIDS (EACS2017), che si è tenuta a Milano dal 25 al 27 ottobre 2017.
Spagna, passi avanti verso l’eradicazione dell’HCV nelle persone con HIV.
Grazie alla diffusione degli antivirali ad azione diretta, è stato possibile ridurre quasi del 50% la prevalenza del virus dell’epatite C (HCV) tra le persone con HIV in Spagna: lo attestano i risultati di uno studio presentato alla 16° Conferenza Europea sull’AIDS tenutasi la settimana scorsa a Milano.
Sono state interessate 43 strutture sanitarie specializzate nella cura di pazienti HIV-positivi. La percentuale di infezioni croniche da HCV è calata dal 22% alla fine del 2015 all’11,6% alla fine del 2016. Calcolando anche i pazienti attualmente in trattamento, il dato reale potrebbe abbassarsi fino al 9%.

Il continuum di cure per l’HCV in Europa.
In uno studio condotto da EuroSIDA su persone con coinfezione da HIV e virus dell’epatite C (HCV) in Europa occidentale, meridionale ed orientale si sono riscontrate perdite di pazienti in tutte le fasi del continuum di cure per l’infezione da HCV.
Alla Conferenza sono stati appunto presentati i risultati di questo studio. Sono stati considerati circa 7000 individui risultati positivi al test per la ricerca di anticorpi anti-HCV prima del gennaio 2015.
Un quinto di loro non si sono mai sottoposti al test di conferma per la ricerca di HCV RNA – il primo, fondamentale passo per stabilire se è in corso un’infezione da HCV attiva.

Elevati tassi di reinfezione da HCV tra gli uomini gay e bisessuali.
Tra gli uomini gay e bisessuali guariti dal virus dell’epatite C (HCV) in alcuni grandi centri specializzati nel trattamento delle epatiti in Germania, dal 2014 ad oggi ben uno su sette è andato incontro a una reinfezione, si è appreso alla Conferenza.
Tutti gli eventi di reinfezione si sono verificati entro 18 mesi dal termine delle terapie curative. Il rischio di reinfezione è risultato più elevato tra gli uomini che facevano uso promiscuo di aghi o siringhe per assumere stupefacenti durante il sesso/chemsex.

Incoraggianti i risultati di un trattamento sperimentale per pazienti con resistenza estensiva ai farmaci HIV.
In uno studio presentato alla Conferenza, metà dei partecipanti con resistenza estensiva ai farmaci anti-HIV attualmente disponibili è riuscita a raggiungere la soppressione virale grazie al trattamento con fostemsavir, un inibitore sperimentale dell’attacco virale, in combinazione con altri antiretrovirali selezionati a seguito di un test di resistenza.
Per questo studio – volto a gettare le basi per l’approvazione del farmaco – sono stati reclutati individui per i quali le opzioni terapeutiche disponibili sono limitatissime.


Symtuza sicuro ed efficace anche per chi assume per la prima volta la terapia anti-HIV.

Alla Conferenza si è appreso che la combinazione a singola compressa di darunavir, cobicistat, tenofovir alafenamide ed emtricitabina (Symtuza) si è mostrata sicura ed efficace quanto un pre-esistente regime multifarmaco in pazienti che assumevano per la prima volta la terapia antiretrovirale.
Symtuza è un farmaco già approvato per il trattamento dell’infezione da HIV.

Ancora molto pessimismo sulle prospettive di vita da parte delle persone HIV+, rivela un’indagine sulla qualità della vita.
Un’indagine condotta in tutta Europa ha rivelato che molte persone HIV-positive sono convinte che andranno incontro a una morte prematura e hanno ancora paura dello stigma legato all’HIV.
Si tratta di una ricerca commissionata dalla casa farmaceutica Gilead Sciences e condotta negli ultimi mesi del 2016. Sono stati coinvolti, in totale, 522 individui HIV-positivi, con un gruppo di controllo composto da 2723 individui HIV-negativi della popolazione generale.

Per approfondimenti: www.lila.it

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