SALUTE: IN ITALIA DIMINUITI FUMO E CONSUMO DI ALCOL NEL 2012

data di pubblicazione:

17 Aprile 2014

osservatorio saluteNel 2012 il consumo di alcol, soprattutto quello problematico, e il fumo hanno registrato in Italia valori negativi. I consumatori di alcol sono passati dal 65,7% del 2011 al 65% del 2012.
La prevalenza dei non consumatori (astemi e sobri negli ultimi 12 mesi) nel 2011 era pari nel al 33,6% ed è aumentata rispetto all’anno precedente di 0,9 punti percentuali. Un aumento, quello rispetto al 2010, statisticamente significativo sia a livello nazionale che regionale, soprattutto in Toscana e Abruzzo. E’ quanto si legge nell’undicesimo Rapporto Osservasalute, realizzato dall’Osservatorio nazionale sulla salute nelle regioni italiane, coordinato da Walter Ricciardi, e presentato nei giorni scorsi all’università Cattolica.
Tra i consumatori di alcol, si evince ancora dall’indagine, si riduce la prevalenza di consumatori a rischio per maschi e femmine dagli 11 anni in su: nel 2011 è stata pari al 23,9% per gli uomini, con una riduzione di 1,5 punti percentuali rispetto al 2010, e al 6,9% per le donne, con una riduzione di 0,4 punti percentuali rispetto al 2010. Continua a calare anche il numero di fumatori, ma non grazie alle persone che smettono, quanto alla diminuzione di coloro che iniziano: infatti mentre nel 2010 fumava il 22,8% degli over-14 e nel 2011 il 22,3%, nel 2012 la percentuale è scesa al 21,9%. Per contro, non si è registrato un aumento di persone che hanno smesso di fumare, anzi se nel 2011 il 23,4% degli over-14 aveva smesso nel 2012 tale percentuale è scesa al 22,6%. Nelle abitudini di fumo non si rilevano grandi differenze a livello territoriale, sebbene le due regioni in cui si fuma di più sono al Sud (Sicilia 24,5% e Campania 24,6-%), mentre quelle in cui si fuma di meno sono al Nord (Valle d’Aosta 15,5% e PA di Trento 18,2%).
Piuttosto omogenea risulta la prevalenza sul territorio di ex- fumatori, con tassi maggiori in Friuli Venezia Giulia (26,5%) e Umbria (26,9%). Al contrario, il maggior numero di non fumatori si registra in due regioni meridionali: Calabria (60,1%) ed Puglia (60,9%). Dal punto di vista della prevalenza di genere, l’indagine rileva che gli uomini fumatori sono il 27,9%, mentre le donne il 16,3%. Due sono, infine, le fasce di età in cui il tabagismo è maggiormente diffuso: i giovani di 25-34 anni e gli adulti di 45-54 anni, in cui quasi tre persone su dieci sono fumatori (rispettivamente, 28,6% e 28,7%).

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