ELEMENTI SPAZIALI NELL’ANALISI DELLE OVERDOSE CON ESITO MORTALE

Uno studio pubblicato su BMC Centre for Disease Control suggerisce che, confrontando le aree rurali della British Columbia canadese con le aree urbane, vi è minore frequenza di riscontrare un evento di overdose, ma in caso di avvelenamento da sostanza, le probabilità di decesso sono in media superiori del 30% rispetto alle aree urbane. Questo risultato indica quindi l’importanza di rendere disponibili servizi di riduzione del danno anche nei contesti rurali, al fine di minimizzare la frequenza di decessi in caso di overdose o di avvelenamento da sostanze psicotrope.Lo studio ha preso in esame i dati relativi alle overdose registrati in vari servizi di emergenza e di trattamento fra gennaio 2015 e dicembre 2018, in coincidenza con l’inizio dell’emergenza di fentanyl e dell’aumento di decessi a esso attribuiti in Canada. L’analisi dei dati, che ha riguardato un totale di 35.569 overdose, ha permesso di stabilire che i decessi accaduti nelle aree rurali sono stati pari al 9,1%, contro il 5,7% degli eventi non mortali. Ne consegue che nelle aree rurali i decessi per overdose sono sproporzionati, in parte a causa della scarsa disponibilità e dai problemi di accesso ai servizi di riduzione del danno, che aumentano il rischio di eventi fatali. In definitiva, lo studio fornisce interessanti elementi spaziali da tenere in considerazione nell’analisi dei fattori di rischio associati all’uso di oppiacei.