L’Agenzia europea per la droga (EMCDDA) rende noto che durante il periodo primaverile ed estivo di quest’anno sperimenterà una nuova metodologia di lavoro per l’analisi delle sostanze, partendo da Italia e Portogallo. In questi due paesi, verrà chiesto, ai partecipanti di servizi di drug checking, e di eventi come rave e festival musicali, l’autorizzazione a raccogliere campioni di capello per effettuare il testing sulle sostanze, i cui esiti saranno confrontati con quanto dichiarato dagli stessi soggetti sui loro usi di sostanze in questionari auto-compilati. L’obiettivo di fondo della sperimentazione è di comparare cosa i partecipanti pensano di avere assunto con i risultati delle analisi chimiche dei loro campioni di capello, per determinarne il grado di corrispondenza.
Anche se non sono da intendere come rappresentativi della popolazione generale, i metodi di monitoraggio complementare delle sostanze come questo possono fornire interessanti informazioni addizionali sulle variazioni e sulla tipologia di uso di sostanze dei diversi sotto-gruppi di consumatori.