IL POTERE CURATIVO DEI FUNGHI TRA BREVETTI E TRATTAMENTI DI CURA NEGLI U.S.A.

data di pubblicazione:

8 Marzo 2022

Con rinascimento psichedelico contemporaneo, si intende quel movimento che promuove negli Stati Uniti la terapia psichedelica assistita. Si tratta di una terapia di cura alternativa che utilizza i funghi allucinogeni nella cura di alcuni disturbi tra cui la depressione e l’ansia, che in questi ultimi due anni sono aumentati in misura considerevole. Visto che gli antidepressivi messi in campo negli anni ottanta per curare questi disturbi non sono risultati all’altezza delle aspettative, i principi attivi utilizzati nell’ambito di queste terapie alternative sono ritornati al centro di una contesa che riguarda la creazione di brevetti.
In particolare la psilocibina è entrata nell’orbita di interesse di alcune grandi Big Pharma, che vorrebbero sfruttare commercialmente una sostanza che da sempre, in alcune parti del mondo, è patrimonio delle conoscenze tradizionali di alcune popolazione amerinde. Le sostanze psichedeliche negli anni settanta non sono state solo uno degli elementi centrali della controcultura giovanile, utilizzate come rito di passaggio, ma anche la ricerca scientifica in quegli anni era molto interessata alle potenzialità rispetto al loro utilizzo in ambito medico, tanto che: “(…) I ricercatori avevano condotto più di mille studi, molti dei quali finanziati dai governi, coinvolgendo circa quarantamila volontari. I risultati erano stati così incoraggianti che  le cliniche statali del Canada e perfino alcuni studi psichiatrici degli U.S.A. avevano cominciato ad usare i trattamenti psichedelici sugli alcolisti e i malati psichiatrici considerati inguaribili”. Tutto è finito in quegli stessi anni per decisione del presidente Nixon, ma negli anni novanta, grazie all’interesse di alcuni soggetti del movimento per il rinascimento psichedelico, che si oppone al monopolio di questi principi attivi, diversi studi sono stati ripresi e alcuni finanziati ex novo.
Ma quali sono i vantaggi di questi trattamenti nella cura dei disturbi? Diverse ricerche hanno dimostrato che i trattamenti offerti dalle cliniche psichedeliche, grazie al controllo dell’ambiente di utilizzo e attraverso la guida di professionisti esperti evitano di incorrere nel cosiddetto “brutto viaggio”, un rischio elevato per alcuni pazienti: “(…) Molti nuovi studi fanno pensare che l’esperienza allucinogena sia più efficace degli antidepressivi perché non si limita a sedare i pazienti ma può ricablare le loro reti neuronali”. L’interesse per queste sostanze non solo è di tipo economico, ma è entrato come un tempo, anche se con una funzione differente, a far parte di un certo tipo di ambiente, in particolare in questi anni a quello che fa riferimento alla Silicon Valley e l’esperimento con Lsd di Steve Jobs “(…) ha assunto un significato quasi mitico, e il microdosaggio è praticamente entrato a far parte della cultura del lavoro”. Insomma si ritorna al binomio lavoro e sostanze a cui ognuno dà il suo significato particolare.

IL BELLO DEI FUNGHI. Luke Goldstein, The american Prospect. Stati Uniti.
Internazionale – 25 febbraio / 3 marzo , n° 1449 – anno 29

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