ARRESTATO OTONIEL, DURO COLPO AL NARCOTRAFFICO IN COLOMBIA

data di pubblicazione:

26 Ottobre 2021

Per l’arresto, avvenuto domenica scorsa, di Dario Antonio Úsuga, detto Otoniel, leader degli Urabeños (o Clan de Golfo), si sono sprecate iperboli e paragoni illustri, a partire dallo stesso presidente della Colombia, Iván Duque Márquez che l’ha definito «un successo paragonabile alla caduta di Pablo Escobar». Un dettagliato articolo de Il Post, ripercorre la biografia di Otoniel, la cui carriera è iniziata a soli 19 anni presso un gruppo della guerriglia comunista, per poi passare nelle milizie di estrema destra e diventare, nel giro di pochi anni, il leader di una delle più potenti organizazioni, colombiane e mondiali, del narcotraffico. “I giornali colombiani hanno scritto che Otoniel ha trascorso gli ultimi mesi di latitanza nel nord di Medellín, nella zona del Golfo di Urabá, una delle più inaccessibili del paese, e sul monte Paramillo, nella parte occidentale della Cordigliera delle Ande. Era accusato di una serie lunghissima di crimini, tra cui omicidio, associazione per delinquere, sequestro a scopo di estorsione, detenzione illegale di armi e narcotraffico. In passato Otoniel era già stato condannato per omicidio aggravato, omicidio di persona protetta dalle autorità, traffico di stupefacenti e reclutamento illegale di minori. Gli Stati Uniti avevano già presentato due richieste di estradizione. La prima del 10 luglio 2015 emessa da un tribunale della Florida per crimini federali legati al traffico di droga, la seconda il 23 ottobre 2015 da un tribunale di New York sempre per crimini federali legati dal narcotraffico. Gli Stati Uniti avevano messo su Otoniel una taglia di 5 milioni di dollari, mentre il governo di Bogotà ne aveva offerti 800.000.

Nonostante sia considerato estremamente importante, l’arresto di Otoniel non bloccherà l’enorme mercato colombiano del narcotraffico. Altri leader e altri gruppi, altrettanto potenti, contendono agli Urabeños la gestione del traffico di cocaina verso il Nord America e l’Europa. Dalle alleanze strette negli anni dagli Urabeños emergerà probabilmente un nuovo capo. Tra gli alleati principali del gruppo ci sono i Los Rastrojos, che operano  nella zona di Cali ma con forti interessi anche in Venezuela. Accordi sono stati fatti dagli Urabeños anche con ex membri delle FARC, le cosiddette FARC Mafia, cioè gruppi di ex rivoluzionari che operano come narcotrafficanti in varie zone della Colombia e del Venezuela, e con il clan Oficina de Evingado, gli eredi del cartello di Medellín di Pablo Escobar.

Ad oggi gli Urabeños stanno combattendo due guerre assai violente: una contro ex membri all’ELN, Ejército de Liberación Nacional, per il controllo del dipartimento di Chocó, nel nord della Colombia; l’altra lungo la costa caraibica contro gli Autodefensas Conquistadores de la Sierra, fazione nata dallo scioglimento di gruppi paramilitari.

Da alleanze e guerre prenderà vita la nuova geografia del narcotraffico colombiano. Otoniel molto probabilmente sarà invece estradato negli Stati Uniti.

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