CARCERI E DROGHE IN EUROPA

data di pubblicazione:

21 Luglio 2021

European Monitoring Centre for Drugs and Drug Addiction (EMCDDA) ha pubblicato un nuovo report che fa il punto sul nesso carceri-sostanze, provando a esplorare i diversi aspetti di tale relazione, dall’epidemiologia dell’uso di sostanze in carcere, ai problemi collegati all’uso di droghe nella popolazione carceraria, dalla disponibilità di servizi socio-sanitari alle catene di rifornimento delle sostanze negli istituti penitenziari. Più in dettaglio, il report è diviso in otto capitoli. Il primo è dedicato a un’introduzione al tema e all’analisi delle fonti utlizzate. Il secondo capitolo presenta dati epidemiologici sul consumo, sulle modalità e sui modelli di consumo di sostanze nelle carcerie europee, anche mettendo a confronto i dati sulla prevalenza relativi al periodo precedente, durante e successivo alla carcerazione. Le condizioni di salute, con approfondimenti alla malattie infettive e alla comorbilità psichiatrica, dei detenuti che usano o hanno usato sostanze sono al centro del terzo capitolo, insieme all’analisi della mortalità in carcere di questa popolazione. Nel quarto capitolo viene analizzato l’assetto organizzativo e le tipologie d’intervento nelle carceri europee per le persone con problemi di dipendenza dalle sostanze, mentre nel quinto vengono approfonditi gli interventi di riduzione del danno. Il sesto capitolo affronta la questione delle prove di efficacia degli interventi collegati alle sostanze in ambito carcerario. Nel settimo capitolo viene messo a fuoco un aspetto molto particolare: il funzionamento della catena di rifornimento e di spaccio nelle carceri. Nell’ottavo e ultimo capitolo, dopo una sintesi delle principali evidenze discusse, vengono analizzate quattro temi decisivi: la vulnerabilità sociale, la connessione fra carcere e comunità, il bilanciamento tra cura e controllo, e le alternative all’incarcerazione.  

LINK AL REPORT (INGLESE)

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