FARMACI E SMART DRUGS: I CANALI DI VENDITA ONLINE

data di pubblicazione:

10 Dicembre 2020

Un articolo de Il Quotidiano della Sanità affronta il tema dell’acquisto di farmaci e smart drugs sui canali online. Un campione di 1.800 persone, un migliaio delle quali rappresentato da cittadini lombardi, ha risposto a un questionario relativo a canali d’acquisto, sicurezza e tutela, tipologia di prodotti acquistati. Vitamine e integratori sono i prodotti più acquistati (35,5%), seguiti da farmaci senza obbligo di ricetta (20,5%) e farmaci con obbligo di ricetta (10%), chiudono l’elenco le smart drugs (2,5%). La diffusione crescente di prodotti farmaceutici sui canali online pone ovviamente questioni affatto banali rispetto alla consapevolezza dei consumatori di cosa si acquista e con quali garanzie e tutele per la salute. Se è vero che la pandemia ha accelerato moltissimo tutto l’ecommerce, è chiaro che l’acquisto di farmaci o di smart drugs dovrebbe essere regolamentato in modo chiaro e trasparente, fornendo a tutti informazioni esaustive sulla materia. “Quanto emerso dall’indagine – ha commentato Liberata Dell’Arciprete, Segretario regionale di Cittadinanzattiva Lombardia APS, capofila del progetto – evidenzia la necessità di una maggiore e più capillare informazione sulla possibilità di acquistare online in sicurezza, sull’appropriatezza di uso e consumo di farmaci/prodotti, sull’esistenza di pratiche illegali di produzione e “smercio” online di farmaci/prodotti. La ricerca – prosegue Dell’Arciprete – va letta anche come contributo all’attualissimo fenomeno dello sballo da farmaci e sostanze. Non è necessario navigare sul “dark web” per acquistare online farmaci, smart drugs, e sostanze psicoattive. Con una connessione internet e una carta prepagata, anche un minorenne può accedere ai supermercati virtuali e acquistare droghe e medicinali per ‘sballarsi’. Un fenomeno questo – conclude la responsabile del progetto – gravissimo e ancora sottovalutato che richiede adeguate campagne di informazione e sensibilizzazione”.

La ricerca, curata da Cittadinanzattiva Lombardia APS – in particolare da Maria Paola D’Oronzo, coordinatrice regionale della rete Sca (Scuola di Cittadinanzattiva) e da Paola Pelliciari, coordinatrice regionale dell’area salute – è parte del progetto “Sicurezza è Salute”, inserito nel programma regionale 2019-2020 di Regione Lombardia.
Il percorso, finalizzato a sensibilizzare i cittadini sui rischi dell’autoprescrizione e del consumo di farmaci e prodotti contraffatti, ha previsto la realizzazione di una campagna informativa online e di attività formative dedicate nello specifico agli studenti degli istituti delle scuole superiori. Il modulo formativo è stato realizzato anche grazie ai contributi video volontari, di medici, legali e professionisti, e propone un focus sugli effetti devastanti legati all’abuso e uso inappropriato di farmaci e sostanze, spesso utilizzati dai più giovani in alternativa o in aggiunta alle “droghe ufficiali”.

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