LE CESTE DELLA SOLIDARIETA' NEL TEMPO DEL CORONAVIRUS

data di pubblicazione:

31 Marzo 2020

In tanti ci siamo posti la domanda delle difficoltà incontrate, in questo difficile momento, dai senza tetto, da coloro che sono rimasti senza lavoro, dai meno abbienti, da coloro che vivono ai margini di una società che fino a qualche mese fa correva e si muoveva inconsapevole.
Sicuramente in tanti abbiamo pensato a cosa avremmo potuto fare per chi non può permettersi le lunghe file fuori dai supermercati…
Ebbene, girando tra le notizie del web ho scoperto che qualcuno ha trovato una risposta: sono nate le ceste di solidarietà.
Cibo sospeso in strada, a disposizione di chi ne ha bisogno.
L’idea parte da Napoli: in questi giorni sui social network spopolano le foto di ceste di solidarietà sparse in giro per la città. “Chi può metta, chi non può prenda”: un modo semplice per condividere ed aiutare le persone che, in questi giorni di blocco pressoché totale, sono rimaste senza una fonte di sostentamento.

Un “caffè sospeso” diventato ora qualcosa di più e sbarcato ora anche a Firenze, a Sesto e a Gavinana – Firenze Sud. L’iniziativa è di un forno: la famiglia che lo gestisce ha messo in strada in via Imbriani una cassetta di legno, con dietro una bandiera tricolore e un piccolo cartello: “Chi ha può lasciare…e chi ha bisogno può prendere”.

Gli ideatori chiedono esplicitamente che non venga scritto il nome della loro attività commerciale: “Non vogliamo che si dica il nome del nostro negozio, non lo facciamo per farci pubblicità ma per aiutare le persone che hanno bisogno. La cesta è per strada e chiunque può portare ciò che vuole, non solo i clienti.

Ecco come la comunità locale si organizza in modo “artigianale” per sopperire alle difficoltà economiche, in attesa delle misure annunciate dal governo per far fronte all’emergenza provocata dal coronavirus.

“La cesta è piccola, non credevo che avrebbe avuto tutto questo successo – ha sottolineato ancora l’ideatrice – nel primo giorno già alla fine della mattinata era piena. Alla fine della giornata quello che non viene preso sarà recuperato ogni giorno dai volontari della Miseridordia di Sesto Fiorentino che lo distribuiranno al meglio”. Auguri alla bella iniziativa, che speriamo abbia il miglior successo: il lato bello dell’emergenza.

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