TENDENZE NELL'USO DI EROINA NEGLI USA, 2002-2018

data di pubblicazione:

14 Febbraio 2020

Un articolo pubblicato su Jama da Beth Han, Nora D. Volkow e Wilson M. Compton, riporta i dati, relativi agli USA nel periodo 2002-2018, sulla prevalenza dell’uso di eroina, sui disturbi associati all’uso di eroina e sul suo uso per via endovenosa. Ricerche e indagini precedenti avevano mostrato che, a partire dai primi anni ’00, si era registrato un aumento delle morti per overdose (passate da 2.089 nel 2002 a 15.259 nel 2018), così come delle infezioni da HIV e le epatiti associate all’uso di eroina per via endovenosa.

I dati dell’indagine provengono dal National Surveys on Drug Use and Health (NSDUH); più precisamente, il campione è costituito da 800.500 adulti (53,2% di donne, età media dei partecipanti pari a 34,5 anni, con SD di 15,9). Dall’analisi statistica condotta dagli autori risulta una chiara tendenza all’aumento di tutti e tre i fenomeni nella popolazione adulta: la prevalenza di eroina è aumentato da 0,17% nel 2002 a 0,32% nel 2018, la prevalenza di eroina per via iniettiva è salito da 0,09% nel 2002 a 0,17% nel 2018,  la prevalenza di disturbi dell’uso di eroina è aumentata da 0,10 nel 2002 a 0,21% nel 2018.

Occorre ricordare inoltre, che la composizione della National Surveys on Drug Use and Health esclude tutte le persone istituzionalizzate e le persone senza fissa dimora, quindi è assai probabile che l’analisi tenda a sottostimare la prevalenza di consumatori di eroina, dei disturbi associati all’uso di eroina così come del suo uso per via inettiva. Nelle note finali, gli autori scrivono che andrebbero potenziati i test per HIV ed epatiti, la fornitura di siringhe sterili, i farmaci approvati per la cura dei disturbi da oppiacei. Tali misure dovrebbero indirizzarsi in particolare alla popolazione a rischio, come gli adulti residenti nelle regioni del Nord-est, gli uomini bianchi non ispanici. In parallelo, sono necessari interventi per prevenire l’uso scorretto di oppioidi e i disturbi associati all’uso di oppioidi, anche per limitare ulteriori aumenti nell’uso di eroina per via iniettiva.

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