MANCATO INSERIMENTO DELLA RIDUZIONE DEL DANNO NEI LEA

data di pubblicazione:

13 Aprile 2019

Un gruppo di associazioni (CNCA, Forum Droghe, Antigone, CGIL, FP-CGIL, LILA, la Società della Ragione, ITARDD, Comunità di S. Benedetto, Gruppo Abele, LegacoopSociali) chiede al governo di dare attuazione alla decisione, assunta due anni fa, di inserire la riduzione del danno nei LEA. Obiettivo di fondo dell’iniziativa è di porre fine alle differenze esistenti fra le varie regioni nella materia. “Con il documento LEA. La Riduzione del danno è un diritto! Riduzione del Danno e Limitazione dei Rischi nei LEA. Verso un processo di innovazione nelle politiche italiane dei servizi (https://www.fuoriluogo.it/mappamondo/dove-sono-finti-i-livelli-essenziali-della-riduzione-del-danno/) si denuncia che in due anni dall’introduzione della RdD nel LEA nessun passo in avanti sia stato compiuto a livello governativo per rendere l’accesso a questi interventi un diritto a livello nazionale, e si propone una road map per la loro attuazione”. In particolare, nel testo si denuncia che, poiché solo poche regioni virtuose hanno implementato la RdD nei LEA, vi è un’ingiustificata differenza fra regioni. “Con i LEA della RdD, si può rendere meno disuguale e più garantito il diritto all’accesso ai servizi a livello nazionale, e così maggiormente tutelato il diritto alla salute di tutte le persone che usano droghe. Attualmente, infatti, anche a causa dell’assenza di un Piano nazionale sulle droghe che recepisca la RdD come parte integrante delle politiche nazionali, questo diritto è garantito in poche regioni, e questo crea una pericolosa e inaccettabile differenziazione.

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