STUDIO SPERIMENTALE SU DIPENDENZA DA COCAINA A CAREGGI

data di pubblicazione:

8 Gennaio 2019

Il quotidiano La Nazione rende noto che, presso Tossicologia Medica dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Careggi, a Firenze, è in atto il reclutamento di pazienti per un nuovo studio sperimentale sulla dipendenza da cocaina. Scopo dello studio è testare l’efficacia della tecnica di stimolazione del cervello attraverso un campo magnetico, che dovrebbe far cessare, o diminuire fortemente, il desiderio di cocaina. “Data la rilevanza del disturbo da uso di cocaina in termini clinici, sociali ed economici e la scarsa efficacia delle terapie attualmente in uso, nonché l’assenza di farmaci specifici, le tecniche di neuro-modulazione della corteccia prefrontale hanno suscitato un interesse crescente nella comunità scientifica e grosse aspettative da parte dei pazienti e dalle loro famiglie”, è quanto dichiara il professor Guido Mannaioni, responsabile dello studio, Direttore della Tossicologia di Careggi e Direttore della Scuola di Specializzazione in Farmacologia e Tossicologia Clinica dell’Università degli Studi di Firenze. “Lo studio – prosegue Mannaioni – è condotto insieme alla Neurofisiologia e Psichiatria di Careggi come trial clinico in doppio cieco, ossia con pazienti che accettano di sottoporsi inconsapevolmente a sedute con il dispositivo che può essere non attivo, al solo scopo di verificare l’efficacia del metodo rispetto al miglioramento effimero dell’effetto placebo presente in ogni terapia”.

Il protocollo clinico sperimentale prevede il monitoraggio tossicologico e psichiatrico che inizia all’arruolamento del paziente e finisce al termine del periodo di follow up. Sono arruolabili pazienti, sia uomini che donne, di età compresa tra i 18 e i 65 anni, affetti da disturbo da uso di cocaina in fase attiva. Si può accedere allo studio – conclude Mannaioni – mediante appuntamento all’ambulatorio della Tossicologia Medica di Careggi al numero 055-7946244-38 dal lunedì al sabato dalle 7 alle 13, oppure tramite invio da parte dei Servizi per le dipendenze presenti sul territorio, o su indicazione de medici di Medicina Generale”.

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