DIPENDENZE DA SOSTANZE E INVECCHIAMENTO BIOLOGICO

data di pubblicazione:

15 Maggio 2017

invecchiamentoUn interessante articolo, pubblicato sulla rivista Current Opinion in Behavioral Sciences (Bachi et al., 2017), attraverso una ricognizione della letteraura sul tema, affronta il nesso fra i processi di invecchiamento biologici e l’uso di sostanze psicoattive. L’interrogativo di fondo che attraversa il contributo è di stabilire se e in che modo, rispetto ad alcuni biomarcatori legati all’età, particolari malattie e fattori di rischio contribuiscono all’invecchiamento precoce. Capire meglio questa relazione appare di grande importanza al fine dello studio delle malattie croniche e delle dipendenze. Vi è tutta una serie di processi fisiopatologici legati alle dipendenze, capaci di accelerare l’invecchiamento: stress ossidativo, invecchiamento cellulare, infiammazione del sistema nervoso centrale e periferico, diminuzione del volume e delle funzioni del cervello, esordio precoce di malattie cardiache, cerebrovascolari, renali ed epatiche. E’ noto che la dipendenza da sostanze influisce negativamente sulla comparsa prematura di varie patologie o di processi degenerativi, quali l’accelerazione dell’invecchiamento nel sistema dopaminergico, le patologie cerebrovascolari, le neuro infiammazioni, l’aumentata sensibilità agli stressor, i problemi cardiovascolari, polmonari e metabolici, i disturbi alimentari e del sonno, la scarsa attività fisica, l’epatite, l’Hiv e altre malattie sessualmente trasmissibili. L’articolo descrive, sulla base delle conoscenze disponibili, gli effetti negativi di alcune droghe a livello di funzionalità degli organi e, soprattutto, mostra in che modo l’uso di sostanze è implicato nell’accelerazione di processi degenerativi e infiammatori. Nonostante i meccanismi per cui le droghe incidono sui processi di invecchiamento restino ancora da identificare con precisione, le evidenze mettono in rilievo eventi multipli (eccitotossicità, stress ossidativo e disfunzione mitocondriale) che, in ultima analisi, possono condurre alla degenerazione e all’apoptosi neuronale.

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