pubblicazione sulla riduzione del danno tradotta in italiano

Nonostante in ambito europeo vi siano ampie prove dell'efficacia della riduzione del danno, organizzazioni e progetti che si rifanno a questo approccio rimangono sottofinanziati

il documento propone il rafforzamento di test HIV/HCV, cure, assistenza, trattamento con agonisti degli oppioidi, servizi di drug checking, sale per il consumo di droghe, distribuzione di attrezzature sterili, misure di prevenzione delle overdose

data di pubblicazione:

12 Giugno 2025

Forum Droghe ha tradotto in italiano e reso liberamente disponibile un’importante pubblicazione sulla riduzione del danno, Harm Reduction Works!”.

L’obiettivo del documento è chiaro: porre la riduzione del danno e dei rischi (harm and risk reduction) al centro delle politiche pubbliche, superando approcci ideologici e repressivi per dare spazio a misure fondate sull’evidenza, sui diritti umani e sulla salute pubblica.

Harm Reduction Works!” propone raccomandazioni concrete su sei assi strategici: diritto alla salute e uguaglianza, riforma delle leggi sulle droghe, governance e partecipazione, finanziamento e sostenibilità, accesso ai servizi e innovazione, dati e valutazione.

Sul nodo finanziamenti, si rimarca la necessità di un cambio di passo: “La riduzione del danno in Europa – e a livello globale – è sotto pressione. Nonostante le prove schiaccianti dell’efficacia della riduzione del danno, organizzazioni e progetti in questo campo rimangono sottofinanziati. Recenti rapporti sugli investimenti nella riduzione del danno nell’UE e sulla crisi dei finanziamenti nei paesi a basso e medio reddito evidenziano la critica mancanza di sostegno alla riduzione del danno.”

Il documento denuncia come, nonostante l’efficacia della riduzione del danno sia ampiamente documentata e riconosciuta anche da organismi internazionali, le politiche nazionali — Italia inclusa — continuino a relegarla a margine. Eppure, esperienze maturate in Europa e nel mondo dimostrano che i servizi di riduzione del danno (come i drop-in, le stanze del consumo sicuro, i programmi di scambio di siringhe, l’analisi delle sostanze) non solo salvano vite, ma rafforzano la coesione sociale, abbattono i costi sanitari e promuovono cittadinanza attiva.”

Inoltre, permangono notevoli problemi legati allo stigma delle persone che usano sostanze e all’approccio punitivo verso i consumatori. Secondo gli autori, sarebbe fondamentale ampliare i servizi di riduzione del danno basati/gestiti dalla comunità.

Ciò potrebbe garantire la disponibilità e l’accessibilità di test HIV/HCV, cure, assistenza, trattamento con agonisti degli oppioidi, servizi di drug checking, sale per il consumo di droghe, distribuzione di attrezzature sterili, misure di prevenzione delle overdose come il naloxone a domicilio e un collegamento continuo con i servizi di assistenza.

Schiffer K., et al. (2025) Harm Reduction Works! A call to invest in a European healthbased drug policy. Policy Paper. Amsterdam. Correlation- European Harm Reduction Network.

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