LE POVERTA' DEL COVID-19 – Rapporto di Save the Children

data di pubblicazione:

11 Maggio 2020

Un rapporto di Save the Children: Riscriviamo il Futuro. L’impatto del Coronavirus sulla povertà educativa.
Quasi un genitore su 7 tra quelli in condizioni socio-economiche più fragili (14,8%) ha perso il lavoro per via dell’emergenza Covid-19, oltre la metà lo ha perso temporaneamente. Circa 1 milione su 5 ha più difficoltà a fare i compiti rispetto al passato e tra i bambini tra gli 8 e gli 11 anni, quasi 1 su 10 non segue mai le lezioni a distanza o lo fa meno di una volta a settimana.
Il rapporto include un sondaggioL’infanzia in isolamento” realizzato dal 22 al 27 aprile on line da Save the Children su un campione di oltre 1000 bambini e ragazzi tra gli 8 e i 17 anni e i loro genitori che include un 39.9% del totale che si trova in condizioni precarie economicamente anche a causa della crisi dovuta al Coronavirus.
Emerge, inoltre, che più di 6 genitori su 10 stanno facendo i conti con una riduzione temporanea dello stipendio (compresi quanti sono in cassa integrazione o in congedo parentale) tanto che rispetto a prima del lockdown la percentuale di nuclei familiari in condizione di vulnerabilità socio-economica che beneficia di aiuti statali è quasi raddoppiata, passando dal 18.6% al 32.3%. Si tratta di genitori che nel 44% dei casi sono preoccupati di non poter tornare al lavoro o cercarne uno perché i figli non vanno a scuola e non saprebbero a chi lasciarli. Sempre dalla ricerca risulta che circa un genitore su 20 ha paura che i figli potrebbero ripetere l’anno o che possano lasciare la scuola.
Quasi la metà delle famiglie con maggiori fragilità (45,2%) vorrebbe le scuole aperte tutto il giorno con attività extrascolastiche e supporto alle famiglie in difficoltà, opzione che comunque è gradita dal 39.1% dei genitori intervistati. Mentre 6 genitori su 10 ritengono che i propri figli abbiano bisogno di supporto quando torneranno a scuola vista la perdita di apprendimenti degli ultimi mesi.
L’indagine condotta dal Save the Children mostra come molto concrete siano state le conseguenze economiche del Covid-19 sulla vita delle famiglie: quasi la metà di tutte le famiglie con bambini (8-17 anni) ha dovuto ridurre le spese alimentari e il consumo di carne e pesce (41.3%). Un dato ancora più allarmante – sottolinea Save the Children – se si considera che prima del lockdown il 41.3% delle famiglie più fragili beneficiava del servizio di mensa scolastica per i propri figli e per quasi tutti loro (40.3%) questo servizio era esente o quasi da pagamenti. Una famiglia su tre (32.7%), inoltre, ha dovuto rimandare il pagamento delle bollette e una su quattro (26,3%) anche quello dell’affitto o del mutuo. Il 21.5% delle famiglie non ha potuto comprare medicinali necessari o ha dovuto rinunciare alle cure mediche necessarie per mancanza di soldi. Una famiglia su cinque, infine, è dovuta ricorrere a prestiti economici da parte di familiari o amici e il 15.5% ha dovuto fare conto su aiuti alimentari.

Riscriviamo il Futuro. L’impatto del Coronavirus sulla povertà educativa.

 

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