L'ESPANSIONE DEL NARCOTRAFFICO IN BELGIO

data di pubblicazione:

12 Aprile 2021

Un articolo del quotidiano inglese Guardian rende noto alcuni dettagli dietro la più grande operazione antidroga della storia del Belgio, avvenuta nei giorni scorsi nella città-porto di Antwerp, che ha coinvolto forze speciali e 1.500 poliziotti, controllato 200 siti e sequestrato ben 27 tonnellate di cocaina. Da  anni vi sono molti segnali che la città-porto di Antwerp, insieme a Rotterdam, è uno dei principali snodi europei del traffico di cocaina e luogo di insediamento di importanti cartelli del Sud America, che avrebbero appaltato la distribuzione della cocaina a gruppi criminali belgi e olandesi, incaricati poi di trasportare le sostanze illegali ai gruppi criminali organizzati in Italia, Gran Bretagna e Albania. Un giornalista investigativo di Antwerp afferma: “Non abbiamo più rapine. Tutti lavorano nel business della droga” . E’ importante rilevare che il raid di polizia ha portato all’arresto di cittadini all’apparenza insospettabili, come impiegati, funzionari, poliziotti, medici, rilevando così l’estensione delle reti criminali e l’esistenza di una vasta zona grigia di colletti bianchi, con interessi nel business della droga. L’operazione è stata resa possibile grazie agli sforzi investigativi, e in particolare dal decriptaggio di un sistema di comunicazione, SKY ECC, che aveva permesso ai criminali di comunicare fra di loro in modo sicuro, senza potere essere intercettati. Il decriptaggio del sistema SKY ECC ha quindi permesso agli inquirenti e alle forze di polizie di acquisire un’immensa mole di dati e di informazioni riservate, parte delle quali ancora da interpretare.

Per quanto le dimensioni dell’operazione di polizia compiuta siano da record, è da anni che si ritiene Antwerp uno dei luoghi di elezioni del traffico di cocaina. Il sindaco della città vive sotto scorta per le minacce ricevute, ma è ancora più impressionante il fatto che l’estate scorsa un raid di polizia portò alla scoperta di una prigione clandestina all’interno di una villetta, con annessa stanza delle torture, usata dalle gang.

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