ALCOL E GRAVIDANZA

data di pubblicazione:

22 Ottobre 2016

mdd n. 23Nell’ultimo numero monografico di Medicina delle Dipendenze dedicato ad alcol e prevenzione, un articolo di un gruppo di ricercatrici si sofferma sulle relazioni fra alcol e gravidanza, e in particolare sui danni che il consumo di alcol in gravidanza può determinare nel feto e nel nascituro. In generale, gli studi scientifici attestano che la probabilità di danneggiare il feto aumenta in modo proporzionale al consumo di alcol della madre. Non esiste una soglia di consumo sicuro, in quanto, essendo il feto sprovvisto di enzimi in grado di metabolizzare in modo efficace l’alcol, anche un consumo moderato di alcol può arrecare danni più o meno gravi alla salute e allo sviluppo del feto. In letteratura viene usata l’espressione “spettro dei disordini feto-alcolici” per indicare la gamma di disturbi causati al nascituro dal consumo e dall’abuso di alcol. La diagnosi di maggiore gravità associata all’uso di alcol durante la gravidanza è la sindrome alcolico fetale (FAS). In estrema sintesi, la FAS è contraddistinta da numerosi segni fisici (anomalie visibili soprattutto a livello di viso e di testa), patologie a danno di apparati come quello scheletrico, microcefalie, danni cerebrali organici, disturbi psicologici e neurologici (ritardo dello sviluppo mentale, disturbi del sonno, iperattività e impulsività ecc). Si stima che circa il 30-40% delle gestanti con un forte consumo di alcol in gravidanza possa partorire un bambino con sintomi di FAS. I fattori maggiori di rischio sono: quantità di alcol assunta in gravidanza; tipologia del consumo di alcol; intensità e periodo dell’esposizione; interazione con altre sostanze e medicinali; fattori alimentari; predisposizione genetica; condizioni di vita; ceto sociale e livello d’istruzione della madre.

A livello di prevenzione, la legge di riferimento su alcol e problemi alcol-correlati (n. 125 del 30 marzo 2001) non presenta riferimenti specifici all’uso di alcol in gravidanza, assenti del resto anche nel Piano nazionale Alcol e Salute. Dall’ultima relazione del Ministero della Salute al Parlamento sull’attuazione della legge, emerge che solamente quattro regioni (Sardegna, Toscana, Piemonte e Veneto) contemplano interventi specifici sul tema.

Accalai S. et alter, Linee di indirizzo su alcol e gravidanza, Medicina delle Dipendenze, VI, n. 23, pp. 44-50.

Disponibile c/o CESDA.

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