SUMMER SCHOOL DI FORUM DROGHE: ALCOL E RIDUZIONE DEL DANNO

Dall’8 al 10 settembre, a Firenze, si svolgerà la tradizionale Summer School organizzata da Forum Droghe, CNCA e CTCA. Grazia Zuffa, in un articolo pubblicato su Fuori Luogo, ne presenta le linee guida, esplicitando in particolare i motivi per i quali la filosofia della riduzione del danno può trovare applicazioni concrete nell’abuso di alcol.Per Zuffa il fatto che l’alcol sia una droga legale consente, meglio che nel caso delle sostanze illegali, la circolazione di regole informali all’uso sicuro e controllato. Il paradigma difeso dalla studiosa -che va detto, è un paradigma importante, ma minoritario- si sostanzia nella concezione di diversi modelli del bere, anche nei percorsi di consumi individuali problematici. In altre parole: secondo il paradigma della riduzione del danno, per gli alcolisti l’astinenza non è un obiettivo sempre possibile e auspicabile, ma semmai le politiche sanitarie devono orientrasi a modelli di riduzione dei rischi più pragmatici e che mettono al centro le risorse individuali e di contesto del bevitore problematico. Scive Zuffa: “Oggi sappiamo, anche dalla ricerca epidemiologica, che per i bevitori “fuori controllo”, compresi quelli diagnosticati come alcolisti, il ritorno a modelli controllati del bere è non solo un esito possibile, ma anche quello più comune. E’ bene però ribadire che la riduzione del danno non si esaurisce nell’apprezzamento del “bere controllato” quale obiettivo in ambito clinico: ciò è semmai l’esito di un approccio che, a differenza dei precedenti, si concentra sulle risorse “naturali” dei contesti sociali e degli individui nel “tenere sotto controllo” il bere (o nel riconquistare il controllo quando si sia indebolito). Da qui l’importanza attribuita alla ricerca sul cosiddetto natural recovery delle persone che attraversano periodi di bere intensivo e che li superano cambiando il loro comportamento senza l’aiuto dei servizi.”

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