L’ASCESA DELLA METAMFETAMINA IN ASIA

Sul nuovo numero di Medicina delle Dipendenze, dedicato a migranti, fragilità e dipendenze, un articolo di Francesco Paolo La Bionda ricostruisce il forte aumento della produzione e del consumo di metamfetamina in vari paesi asiatici. Tanto la produzione che il consumo di metamfetamina sono diventati, sulla base dei dati dei sequestri e delle informazioni disponibili, un fenomeno molto importante, a partire dalla prima metà gli anni ’10, in diversi paesi asiatici, soprattutto Iran, Afghanistan, Birmania, Siria, Turchia, Myanmar, Thailandia, India e Pakistan. Grazie all’ampia disponibilità e alla facilità di raccolta della materia prima necessaria per processare, trasformare e produrre le metamfetamina, gruppi di narcotrafficanti operanti in Iran, Afghanistan si sono specializzati nella produzione, nel traffico e nella distribuzione di metamfetamina. Nonostante l’attività di contrasto delle forze di polizia, la povertà di ampie fasce di popolazione, aggravata dai conflitti armati esistenti in molte delle aree di produzione, fa sì che le strategie repressive siano in larga parte inefficaci. Lo dimostra da una parte la sostenuta crescita di consumatori occasionali e abituali di matamfetamine, tendenza che interessa tutti i paesi dell’Asia medio-orientale e del sud-est, dall’altra gli ingenti sequestri della sostanza, che di anno in anno segnano nuovi livelli record.

Francesco Paolo La Bionda, L’ascesa della metamfetamina, Medicina delle Dipendenze, n. 48, 2022, pp. 9-13.

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