VERSO UNGASS 2016: I DUE FRONTI POLITICI IN CAMPO

data di pubblicazione:

23 Dicembre 2015

images.duckduckgo.comAd aprile 2016 si terrà l’attesa sessione speciale dell’Assemblea generale (Ungass 2016) dedicata al tema del controllo globale delle droghe. Già da tempo sono iniziati i lavori preparatori alla conferenza, che da alcuni stati è considerata fondamentale ai fini di un cambiamento delle politiche sulle sostanze. Infatti, un fronte piuttosto ampio di paesi e di organizzazioni della società civile richiede sostanziali modifiche al paradigma probizionista che, a partire dalla Convenzione internazionale di Vienna del 1961 ispira le linee-guida in materia di droghe. Secondo Marco Perduca, nelle ultime riunioni in sede ONU si è riproposta la tradizionale contrapposizione fra i due orientamenti, quello conservatore che mira a bloccare ogni apertura sostanziale verso la depenalizzazione dei consumi e la riclassificazione delle sostanze illecite, e quello progressista che da tempo, sulla base del fallimentare bilancio globale della guerra alle droghe degli ultimi 30 anni, caldeggia nuove politiche anti-droga.

Così Perduca riassume la situazione: “Il fronte conservatore del modello proibizionista comprende i paesi che fanno parte della Conferenza islamica, gli stati asiatici e la Russia: questi ritengono che Ungass 2016 debba semplicemente ratificare i documenti in fase di definizione a Vienna che, sostanzialmente, riaffermano gli obiettivi tradizionali presenti nella dichiarazione politica del 2009: la riduzione, fino all’eliminazione, dell’offerta e della domanda di droga attraverso la repressione penale e la lotta al narcotraffico. Il fronte aperturista, che raccoglie la stragrande maggioranza dei paesi latino-americani e, in teoria, gli europei, vuole invece che il dibattito di New York sia vero, aperto, e che includa punti di vista e riflessioni anche di altre agenzie dell’Onu: in questa luce, i documenti finali dovrebbero essere messi a punto all’Assemblea per riflettere le conclusioni del dibattito al Palazzo di Vetro. E’ previsto che il dibattito affronti cinque temi chiave, dai diritti umani, agli aspetti socio-sanitari, allo sviluppo alternativo nei paesi produttori.”

Nei prossimi mesi sarà possibile comprendere se i due fronti troveranno o meno punti di sintesi e se, di conseguenza, le politiche anti-droga su scala globale rimarranno ispirate al paradigma proibizionista o se invece saranno accolte sostanziali modifiche a esso.

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