GAP ONLINE E OFFLINE IN ADOLESCENZA

data di pubblicazione:

27 Aprile 2015

images3Sono ancora poche le ricerche, condotte su adolescenti, in grado di apportare concreti elementi di analisi e di valutazione rispetto al gioco d’azzardo patologico (GAP) in questa fascia di popolazione. Un’eccezione è costituita da una ricerca del 2011 somministrata a un campione di 4.523 adolescenti frequentanti le scuole superiori nello stato americano del Connectitut, di cui poco meno della metà aveva partecipato nell’anno precedente a qualche forma di gioco d’azzardo, online e offline. Al campione è stato somministrato un questionario composto di varie sezioni tematiche (caratteristiche socio-demografiche, modalità di gioco d’azzardo tradizionali e su internet, comportamenti e motivazioni di gioco, presenza di disturbi depressivi e di comportamenti a rischio, uso di sostanze).

I risultati più significativi ottenuti in sede d’analisi statistica mostrano che, in linea generale, a essere più esposti a modalità di gioco a rischio/problematico sono i giocatori d’azzardo online, piuttosto che i giocatori che non usano la rete. Infatti, il gruppo dei giocatori a rischio/problematici che usano Internet, comparato al gruppo di giocatori a rischio/problematici che non usano Internet, presenta associazioni più forti con scarsi risultati scolastici e uso di sostanze (in particolare abuso di alcol). Altra importante differenza riscontrata fra i due gruppi è il ruolo assunto dai pari. Mentre i giocatori online tendono più spesso a giocare da soli, i giocatori adolescenti che usano modalità di gioco offline lo fanno più spesso in compagnia di pari. Ciò mette in luce come l’accessibilità 24 ore su 24 della rete possa costituire un fattore di vulnerabilità e di isolamento per gli adolescenti. Caratteristica comune a entrambi i gruppi di giocatori adolescenti è la presenza di problemi di disforia/depressione, la disponibilità di armi, l’uso di tabacco e di altre sostanze.

Potenza M. e altri, 2011,Correlates of at-risk/problem internet gambling in adolescents, Journal of American Academy Child Adolescence Psychiatry, pp. 150-159. doi: 10.1016/j.jaac.2010.11.006

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