GENERE E USO NON MEDICO DI FARMACI CON PRESCRIZIONE MEDICA

data di pubblicazione:

19 Aprile 2015

indexLo studio “The Gender Dimension of Non-Medical Use of Prescription Drugs”, concluso a settembre 2014, mirava a esplorare le differenze di genere nell’uso non medico di farmaci con prescrizione medica (NMUPD) attraverso l’analisi di fonti secondarie e in secondo luogo a identificare le lacune dei dati disponibili in varie regioni dell’Europa e del Mediterraneo. Sul piano metodologico, è stato somministrato un questionario indirizzato espressamente a vari esperti dei singoli Paesi partecipanti allo studio, che ha coinvolto 13 nazioni europee e 4 extraeuropee (Libano, Israele, Marocco, Tunisia). Le sostanze che sono state oggetto d’analisi sono oppiodi, anti-depressivi e farmaci psicotropi stimolanti del sistema nervoso centrale

E’ importante sottolineare che, a causa della disparità di criteri e di modalità di raccolta di dati sull’uso di sostanze fra i vari paesi, è problematico stimare la prevalenza per NMUPD, anche perché spesso nei registri nazionali non viene distinto fra uso medico e uso non medico di farmaci. Questi fattori rendono arduo stilare una comparazione affidabile e scientifica dei dati fra Paesi. La letteratura su NMUPD individua alcune categorie a rischio: pazienti con dolore cronico, anziani, adolescenti e giovani adulti, consumatori problematici di droghe, persone con disabilità psichica, professionisti della salute, oltre che indicare le donne come più esposte degli uomini. In generale la letteratura sottolinea come vi sia una diversità di genere rispetto a NMUPD, specie per quanto riguarda le modalità d’uso. Infatti, le donne tendono rispetto agli uomini a usare le sostanze psicotrope più tardi, ma progrediscono più velocemente nella loro carriera di uso non medico di farmaci senza prescrizione. Le donne sono spesso influenzate dai loro mariti e compagni per cominciare l’uso di droghe, e riportano motivazioni differenti nel continuarne l’uso. In compenso, rispetto agli uomini le donne tendono a entrare prima in trattamento in caso di problemi di dipendenza. Le donne mostrano anche una prevalenza maggiore di comorbilità psichiatrica, soprattutto per depressione e disturbi d’ansia, che a volte provano a curare con NMUPD.

Lo studio dettaglia, pur con i limiti sopra ricordati a livello di mancanza di dati affidabili in alcuni paesi, i trend emergenti, le specificità nazionali e le differenze a livello geografico per l’NMUPD. I dati riferiscono, ad esempio, che le ragazze hanno una maggiore tendenza rispetto ai ragazzi a un utilizzo non medico dei farmaci prescritti. Spesso i farmaci vengono procurati da un dottore o un amico, che facilitano l’acquisto. La fascia d’età ritenuta dallo studio più pericolosa è quella intorno ai trentanni, periodo in cui c’è un rischio maggiore di finire in overdose da psicofarmaci.

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