GIOVANISSIMI E ALCOL: I RISULTATI DI UN'INDAGINE ITALIANA

data di pubblicazione:

20 Febbraio 2015

alcol giovaneE’ stata recentemente presentata a Milano una ricerca, condotta nei mesi scorsi dalla Società italiana di Medicina dell’Adolescenza e dall’Osservatorio permanente sui giovani e sull’alcol. L’indagine, effettuata nella fascia d’età 13-14 anni, ha coinvolto un campione di 1118 adolescenti di cinque aree metropolitane (Roma, Milano, Palermo, Napoli, Torino). Scopo della ricerca era di indagare i consumi, i fattori di rischio e di prevenzione e gli stili di consumo nei giovanissimi.

In sintesi, fra i risultati più significativi emersi è possibile citare che l’85% del campione ha già provato bevande alcoliche. L’esordio del consumo di alcol avviene, per la grande maggioranza degli adolescenti partecipanti all’indagine, in famiglia e/o con figure adulte. Rispetto alle tipologie di consumo di alcol ottenibile dalle risposte del campione, per un terzo il consumo è nullo o estremamente sporadico, il 48.4% è classificabile come bevitore occasionale e meno di un quinto è definibile come bevitore abituale. Per quanto riguarda l’area dell’abuso e del consumo problematico, premesso che è difficile applicare e trasporre categorie usate per gli adulti agli adolescenti, l’indagine stima che tale area riguardi una minoranza di ragazzi e ragazze suddividibili in due categorie. In primo luogo, circa il 20% del campione ha riportato di essersi ubriacato una volta, mentre poco più del 6% ha riportato più di un episodio di ubriachezza. Giustamente, i ricercatori sottolineano che nell’area dell’abuso di alcol di adolescenti, sono fondamentali le influenze, i valori e le pressioni esistenti nel gruppo dei pari.

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