DIPENDENZA: QUELLA AFFETTIVA E TUTTE LE ALTRE

data di pubblicazione:

31 Ottobre 2014

dip affLa “dipendenza”, nelle sue varie forme, sembra essere un male epidemico dei nostri tempi.
Siamo diventati più fragili avendo avuto condizioni di vita più tutelate (se non iperprotette), le incertezze sui valori e gli stili di vita della nostra società “liquida”, come suggerisce Bauman, ci portano ad aggrapparci a sostanze, rituali o persone in modo più regressivo ed infantile? O siamo sempre stati esposti a questo dipendere dal clan familiare, dal gruppo e ci sentiamo quindi più soli nel processo di individuazione-solitudine a cui una cultura più individualistica ci condanna?
Questa impressionante deriva dei nostri comportamenti che è esplosa negli anni ’70 con le dipendenze dagli oppiacei, poi scivolata
verso altre sostanze psicoattive ed un ritorno dell’alcol, si è spostata nell’ultimo decennio verso le cosiddette “dipendenze comportamentali”, prime fra tutte il gioco d’azzardo a cui si affianca ora massicciamente quella da internet, smartphone e socialnetworks.
Ma all’origine di tutte le forme di dipendenza emergono i tratti di un profilo di personalità riconducibile al “carattere orale” o alla addiction prone personality che trova conferma da numerosi studi di derivazione psicoanalitica e sistemico-relazionale che sembrano convergere nel riscontrare, all’origine di tale personalità, una costellazione familiare di tipo “edipico” contraddistinta dalla ipertrofia del ruolo svolto dalla figura materna unitamente ad una frequente carenza-assenza di una figura paterna.
Sempre più spesso, ancora, l’approfondimento clinico evidenzia una condizione di dipendenza che, al di là della fenomenologia nella quale si esprime, rimanda ad una dipendenza affettiva che ne rappresenta spesso la matrice originaria.
A questo punto … siamo tutti dipendenti affettivi? E quale il confine tra il pathos così inscindibile da eros e le forme di patologia che vanno oltre la “normale follia” della possessione amorosa o dell’ “attaccamento” affettivo?
E come aiutare coloro che ne sono affetti (noi compresi, magari …) a trovare in noi stessi quelle risorse e quel nutrimento affettivo che ci ostiniamo a pretendere ci venga dato da altri?
A questi e ad altri quesiti così tipici del nostro tempo cercheranno di dare stimoli di riflessioni alcuni dei professionisti più accreditati nelle diverse forme della psicoterapia, delle dipendenze e delle scienze umane.

Il Centro Studi di terapia della Gestalt e Erit Italia, Federazione degli operatori delle dipendenze promuovono un convegno su:
DIPENDENZA: QUELLA AFFETTIVADIPENDENZA: QUELLA AFFETTIVA E TUTTE LE ALTRE
La addiction prone personality nelle sue diverse espressioni.

Milano, 14 – 15 novembre 2014

DIPENDENZE Milano

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