DIPENDENZA DA BENZODIAZEPINE E PERCEZIONE DELLA QUALITA' DELLA VITA – Risultati di uno studio

data di pubblicazione:

29 Agosto 2012

Le benzodiazepine (BZD) sono un numeroso gruppo di farmaci ampiamente usati in tutte le branche della medicina, introdotte più di 40 anni fa sono state ampiamente prescritte soprattutto per trattare i disturbi d’ansia e l’insonnia.
Le BZD sono farmaci caratterizzati dalla mancanza di tossicità, anche ad alte dosi, privi di seri effetti collaterali legati al loro utilizzo improprio. Questa circostanza ha ingenerato spesso l’erronea convinzione che la somministrazione di dosi maggiori e per un periodo di tempo prolungato non possa risultare dannosa.
Tuttavia, l’opinione che considerava le BZD tra i farmaci più sicuri della farmacopea ha iniziato ad entrare in crisi già negli anni sessanta, con la descrizione dei primi casi di abuso e dipendenza.

Date queste premesse, il presente studio valuta la percezione dello stato di salute in soggetti abusatori di BZD (A-BZD) ed ha quindi lo scopo di colmare una lacuna in letteratura, soprattutto in virtù del fatto che la ricerca si concentra proprio su queste sostanze, escludendo la co-assunzione di alcol o di sostanze illecite.
Dato il limitato gruppo di soggetti il riferimento con la popolazione generale è stato integrato con un gruppo di controllo, i ricercatori hanno scelto come popolazione di controllo un gruppo di tossicodipendenti da eroina in trattamento metadonico ( TMM) per le caratteristiche di avere una dipendenza farmacologica “legale” e di relativa omogeneità e accessibilità.
Lo studio ha voluto inoltre valutare se gli utenti in terapia metadonica assumessero anche BZD e se queste influissero sulla percezione dello stato di salute.
Dai risultati dello studio emerge che da un punto di vista demografico il campione A-BZD presenta una prevalenza del genere femminile.
Il campione presenta elementi demografici compatibili con un elevato grado di integrazione sociale e quindi molto distanti dallo stereotipo che l’abuso di BZD si assici quasi esclusivamente ad un abuso di sostanze e/o ad un disturbo psichiatrico maggiore.
I soggetti dello studio conducevano una vita normale: svolgevano una regolare attività lavorativa, erano coniugati e molti di loro con figli, oltre la metà dei soggetti intervistati possedeva il diploma superiore e 1 su 4 era laureato.
Partendo dagli obiettivi posti all’inizio dell’indagine si è rilevato che non esiste una notevole differenza nella percezione dello stato di salute tra soggetti in TMM e soggetti A-BZD.
Dallo studio effettuato risulta evidente che i soggetti A-BZD hanno una percezione dello stato di salute peggiore rispetto alla popolazione generale.
E’ risultato invece meno scontato che i soggetti in TMM hanno dimostrato di percepirsi ad un livello di salute psico-sociale di molto superiore rispetto agli A-BZD. Questo dato dovrebbe essere rimarcato perchè mette in risalto un possibile ruolo dei Sert nell’ammortizzare l’impatto devastante dell’abuso di droghe sull’individuo e sul suo contesto ambientale

MISSION
Periodico Trimestrale della Federazione Italiana degli Operatori dei Dipartimenti e dei Servizi delle Dipendenze
n. 34 / 2012
La percezione della Qualità di vita valutata in una coorte di abusatori primari di benzodiazepine e in una coorte di tossicodipendenti in trattamento metadonico di mantenimento
Fabio Lungoboni, Silvia Carli, Giorgia Bissoli, et al.
Pag. 12-19

La rivista è disponibile c/o il Cesda

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