NARRAZIONI AUTOBIOGRAFICHE E UTILIZZO NEL CAMPO DELLE DIPENDENZE

data di pubblicazione:

10 Marzo 2022

In questi anni alcune caratteristiche specifiche legate alle narrazioni autobiografiche, individuate dalla letteratura psicologica, suggeriscono un loro utilizzo non solo nel campo della ricerca, ma anche in quello terapeutico, costituendo uno strumento utile per indagare diversi aspetti di condizioni psicopatologiche. Nel caso di persone con disturbi da gioco d’azzardo può essere utile, attraverso i racconti, indagare le varie fasi che caratterizzano il disturbo stesso, dai primi approcci al gioco fino alla fase del trattamento, con le sue eventuali recidive. “(…) Ancora troppo trascurata nello studio e nel trattamento delle dipendenza la narrazione personale fornisce invece alla ricerca, alla clinica, ai policy maker e alla prevenzione una straordinaria quantità di informazioni, significati, relazioni e spiegazioni di prima mano sulla natura dei processi interni, sociali e materiali che costituiscono le reti causali e la quotidianità delle dipendenze”. In questo articolo gli autori riportano i risultati di due ricerche. Nella prima si indagano gli aspetti psicologici narrativi coinvolti nelle varie fasi della dipendenza, ottenuti attraverso un’analisi quali–quantitativa multidimensionale di una intervista semi strutturata che ha coinvolto due gruppi di persone dipendenti in trattamento (DGA e DSU), Nella seconda parte vengono descritti i risultati di uno studio condotto sulle narrazioni autobiografiche prodotte da soli pazienti con DGA. Entrambe queste ricerche sono già state pubblicate e i risultati risultano molto coerenti tra di loro.
Riguardo alla prima ricerca va premesso che la scelta di confrontare le narrazioni di due gruppi di persone con disturbi differenti è legata al dibattito su quali siano le differenze e le somiglianze tra questi disturbi, ed in particolare “(…) quali siano le caratteristiche comuni legate all’esordio e al decorso della malattia, così come alcune sovrapposizioni in comorbidità e fattori eziologici comuni”. Per quanto riguarda il campione in questo primo caso si tratta di 48 persone con disturbi di dipendenza in carico ai servizi pubblici (30 con DGS e 18 con DUS), mentre nella seconda ricerca sono stati coinvolte 30 persone con DGA, tutte reclutate secondo criteri specifici. La procedura di lavoro di entrambe le ricerche ha riguardato l’analisi del materiale emerso dalla somministrazione del questionario, che era composto da 8 macro aree, che andavano dalle ragioni e cause dell’insorgenza della dipendenza fino all’eventuale rapporto futuro con l’oggetto della dipendenza passando per le cause delle ricadute. Le interviste sono state registrate e poi trascritte. Il materiale ottenuto è stato suddiviso per sezioni, quindi è stata condotta un’analisi “(…) sui valori della coerenza narrativa nelle diverse aree esplorate dell’intervista, ed in rapporto ad alcuni aspetti cognitivi e di personalità”. Le prima ipotesi degli studi era che: “ (…) tanto gli elementi testuali che la coerenza narrativa utilizzati come indicatori legati alla dimensione del Sé (agentività, passività, locus of control, motivazione) avrebbero presentato differenze nella varie fasi della dipendenza (esordio, cronicizzazione, desidero, controllo, trattamento, recupero). La seconda “(…) che le variabili esaminate avrebbero presentato delle associazioni con le dimensioni emotive, cognitive e comportamentali legate al Sé”. Tra le conclusioni emerse gli autori suggeriscono di “(…) progettare dei protocolli di ricerca intervento incentrati sullo sviluppo delle abilità narrative non focalizzate sull’oggetto del disturbo”, con l’idea che “(…) insieme ai protocolli di psicoterapia, lo sviluppo e il miglioramento delle capacità narrative generali possa promuovere il recupero della dipendenza”.

 

Narrative del disturbo da gioco d’azzardo e del disturbo da uso di sostanze. Una analisi multidimensionale per la caratterizzazione di possibili marcatori narrativi e linguistici delle dipendenze.MDD Medicina delle Dipendenze – Italian journal of the Addiction
Anno XI – Numero  44 dicembre 2021
Pag. 29-42

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