SERVIZI A BASSA SOGLIA NELL’ERA COVID

data di pubblicazione:

10 Marzo 2021

Nell’incipit dell’articolo SERVIZI A BASSA SOGLIA NELL’ERA COVID19: STRATEGIE E RICADUTE OPERATIVE. IL CASO DELLA S.C. SERD NORD – DIPARTIMENTO DIPENDENZE ASL CITTÀ, a cura di P. Damiano, che troviamo nella rivista Dal FARE al Dire n°3, 2020, gli autori  ci ricordano brevemente la storia di come nascono in Italia, negli anni ’90 a seguito dell’epidemia HIV, i Servizi a Bassa Soglia finalizzati alla Riduzione del Danno (RdD) e alla Limitazione dei Rischi (LdR). Si sottolinea anche lo statuto riservato loro dall’EMCCDA, ovvero: “un insieme di politiche, programmi ed interventi mirati a ridurre le conseguenza negative del consumo di droghe, legali ed illegali, sul piano della salute, sociale ed economico, per i singoli, le comunità e la società, fortemente inserito negli ambiti della sanità pubblica e dei diritti umani”. Sul fronte dell’ingresso di questi interventi nei LEA (livelli essenziali di assistenza), la regione Piemonte è senz’altro avanti, avendoli già di fatto inserito tali prestazioni con il DGR 42/2019.
Ma come coniugare Drop-In, Unità Mobili, Ambulatori Sanitari ad Alta Accessibilità con le misure del DPCM del 10.04.20?
L’articolo riporta l’esperienza dell’Ambulatorio di Somministrazione del Farmaco Agonista, della Pronta Assistenza (Pr.Assi – modulo sanitario) e del Drop-In (modulo psico-socio-educativo) e soprattutto riporta le osservazioni che gli operatori hanno potuto cogliere nel Disturbo da Sostanze associato al Lockdown, adattando l’operatività al nuovo scenario. Non vogliamo certo anticipare quanto emerso, rivelando alcuni comportamenti dei pazienti, forse inattesi ed insospettabili, ma di certo quanto mai auspicabili.

Damiano P. et alter, Servizi a bassa soglia nell’era Covid19: strategie e ricadute operative. Il caso della S. C. Serd Nord-Dipartimento Dipendenze Asl Città di Torino, Dal FARE al DIRE, n°3, 2020, pp. 62-64.

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