da MISSION#54: SAGGI, STUDI E RICERCHE

data di pubblicazione:

8 Marzo 2021

La rivista, come di consueto, propone una vasta raccolta di contributi, organizzati secondo  diverse sezioni. All’interno di quella dedicata a Saggi, Studi e Ricerche sono riportati tre saggi monografici che affrontano il tema HCV in consumatori per via iniettiva e uno relativo all’impatto del Covid-19 su consumatori e servizi nella provincia di Bergamo, su un territorio, dunque, ad alta incidenza di contagi.
In particolare segnaliamo qui l’articolo Barriers for HCV treatment in Italian Drug Abuse Service: data from multicentric observational study (SCUDO Project), F. A. Nava, A. Lucchini, M Riglietta, L. Cammarata, P. Fasciani, G. Tavanti, P. Trotta, L. Trevisi, pag. 24 – 28. I dati epidemiologici riportati nello studio suggeriscono come le persone che fanno uso di droghe (PWUD) rappresentino il “serbatoio” più importante, rispetto alla diffusione dell’infezione da HCV. Per questo motivo, secondo gli autori, le PWUD dovrebbero essere incluse in tutti i piani di eliminazione dell’HCV come target prioritario per il trattamento. Lo studio osservazionale riportato è stato condotto – presso cinque Ser.D. italiani – con gli obiettivi principali di determinare sia la prevalenza dell’infezione da HCV nelle PWUD sia le barriere più significative rispetto all’accesso in trattamento.

Dei circa 4.000 tossicodipendenti inclusi nello studio, solo il 36% circa è stato testato e di loro il 20% era positivo anti-HCV; solo il 60% circa dei pazienti positivi all’HCV RNA sono stati trattati. Lo studio mostra diversi importanti ostacoli allo screening, soprattutto quando: non è possibile utilizzare test rapidi e / o se il test non viene proposto periodicamente; e rispetto al collegamento alla cura, in particolare quando il trattamento non può essere somministrato all’interno del Ser.D. di riferimento. Lo studio rivelato anche come le misure di riduzione del danno suggerite dall’OMS non siano di fatto offerte a tutte le PWUD. In conclusione lo studio suggerisce come all’interno dei Ser.D. possano essere superate le barriere per il trattamento dell’HCV un modello di trattamento più semplice rappresentato dal punto di cura.

Segnaliamo inoltre che all’interno della rivista Mission sono presenti due interessanti recensioni editoriali relative ai volumi di recente pubblicazione: Avanti un altro. Alla ricerca di un paradigma nuovo per le dipendenze di Maurizio Fea, psichiatra e clinico delle dipendenze, con prefazione di Alfio Lucchini e Gioco d’azzardo e giocatori tra rete territoriale e sviluppo scientifico a cura di Massimo Corti e Emiliano Monzani – entrambi editi da Franco Angeli.

Articoli completi su
MISSION – ITALIAN QUARTERLY JOURNAL OF ADDICTION – N°54 – ANNO XIV – NOVEMBRE 2020

Sezione Saggi, studi e ricerche

Hepatitis C management and treatment among people who inject drugs in Italy: an exploratory pilot survey
E. Teti
pag 7 – 15

Come si vive la dipendenza al tempo del Covid-19 in un ambito territoriale ad elevata incidenza. L’impatto sui consumatori e sui Servizi
M. Corti, M. Riglietta, U. Calzolari, P. Donadoni, G Ferrari Ibbadu
pag 16 – 23

Barriers for HCV treatment in Italian Drug Abuse Service: data from multicentric observational study (SCUDO Project)
A. Nava, A. Lucchini, M. Riglietta, L. Cammarata, P. Fasciani, G. Tavanti, P. Trotta, L. Trevisi
pag. 24 – 28

The earlier the better. The cost of health services in treating PWIDs with chronic hepatits C: Results from non-interventional study
F. A. Nava, A. Chiesa, G. Strepparola, G. Pennisi, R. G. Vitali, L. Trevisi, A. Lucchini
pag. 44 – 49

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