Epidemia COVID-19 – Aggiornamento Nazionale 11 agosto 2020

data di pubblicazione:

21 Agosto 2020

Dopo un lungo periodo con un trend in discesa, la curva epidemica mostra nelle ultime settimane un lieve aumento nel numero di nuovi casi diagnosticati. Le diagnosi più recenti potrebbero essere sottostimate a causa di un ritardo nella notifica.
Complessivamente il quadro generale della trasmissione e dell’impatto dell’infezione da SARS-CoV-2 in Italia, sebbene non critico, continua a mostrare segnali che richiedono attenzione: l’incidenza cumulativa negli ultimi 14 gg (periodo 27/7-9/8) è stata di 7.29 per 100 000 abitanti, in aumento dal periodo 6/7-19/7 e simile ai livelli osservati nelle prime due settimane di giugno.

Pubblichiamo una sintesi e il rapporto EPIDEMIA COVID-19 – prodotto dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS) che integra dati microbiologici ed epidemiologici forniti dalle Regioni e dal Laboratorio Nazionale di Riferimento per SARS-CoV-2 dell’ISS.

  • Si osserva un ulteriore aumento del numero dei nuovi casi nell’ultima settimana anche se parte di questi si riferiscono a segnalazioni di periodi precedenti, inviate in ritardo.
  • L’età mediana dei casi diagnosticati nell’ultima settimana è intorno ai 35 anni.
  • Molti dei casi diagnosticati sono casi di infezione “importati”, in questa settimana si nota tra questi un aumento di casi in cittadini italiani in seguito a viaggi in aree con una più elevata circolazione virale o con misure di prevenzione meno stringenti di quelle italiane. Queste persone, spesso asintomatiche, sono qualche volta caso indice di focolai in ambito familiare e/o lavorativo.
  • L’aumento riguarda soprattutto persone asintomatiche; questo è in parte dovuto alle caratteristiche dei focolai che vedono un sempre minor coinvolgimento di persone anziane, in parte ad un aumento dei casi importati e in parte all’identificazione di casi asintomatici tramite screening e ricerca dei contatti in fasce di età più basse.
  • L’indice di trasmissione nazionale calcolato sui casi sintomatici riferito al periodo 23 luglio – 5 agosto 2020, è pari a 0.96 (0.75 – 1.2). Questo indica che, al netto dei casi asintomatici identificati attraverso attività di screening/tracciamento dei contatti e dei casi importati da stato estero (categorie non mutualmente esclusive), il numero di casi sintomatici diagnosticati nel nostro paese è rimasto sostanzialmente stazionario nelle scorse settimane.

In seguito alla riduzione nel numero di casi di infezione da SARS-CoV-2 grazie alle misure di lock-down, l’Italia si trova in una fase epidemiologica di transizione con tendenza ad un progressivo peggioramento. Anche in questa settimana si rileva la trasmissione diffusa del virus su tutto il territorio nazionale che, quando si verificano condizioni favorevoli, provoca focolai anche di dimensioni rilevanti.

Secondo quanto evidenziato dal rapporto:

  • È necessario mantenere elevata la resilienza dei servizi territoriali, e continuare a rafforzare la consapevolezza e la compliance della popolazione alle misure di distanziamento sociale e di protezione individuale per controllare la trasmissione del virus e fronteggiare recrudescenze epidemiche.
  • È essenziale continuare a rafforzare le attività di “contact tracing” (ricerca dei contatti), di isolamento dei casi e quarantena dei loro contatti stretti in modo da identificare precocemente tutti i potenziali focolai di trasmissione e continuare a controllare l’epidemia.
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