DISTANZIAMENTO SOCIALE E VOLI AEREI

data di pubblicazione:

7 Agosto 2020

Il distanziamento sociale è una delle regole più efficaci per arginare il contagio da Covid-19. Ma in aereo ci si siede senza rispettare nessuna distanza. Si possono occupare tutti i posti indossando la mascherina.
Da metà giugno un decreto del presidente del Consiglio ha stabilito che gli aerei possono tornare a riempirsi, a condizione che l’aria a bordo sia purificata ogni tre minuti con i filtri Epe di cui sono provvisti praticamente tutti gli aeromobili. È un rompete le righe o una pratica sicura? «Si sta attaccati – ha spiegato la sottosegretaria alla Salute Sandra Zampa – perché in realtà l’aria è sanificata. In cabina, appena si accendono i motori, comincia una sanificazione permanente dell’aria». Come in sala operatoria, sostengono gli esperti.

Il nostro è stato uno dei Paesi più severi, visti anche i numeri drammatici della pandemia, obbligando le compagnie a rispettare la distanza di un metro tra i passeggeri. Una misura di buon senso per molti. Allo stesso tempo la regola è stata contestata duramente dalle compagnie di mezzo mondo, che dopo aver tenuto gli aeromobili a terra durante il lockdown non volevano perdere altri ricavi nel momento della ripartenza.

Mentre potevano essere occupati tutti i posti a bordo, era stato vietato l’uso delle cappelliere per evitare assembramenti nei corridoi. Quindi i bagagli a mano finivano direttamente nelle stive, con annesse proteste dei viaggiatori. Un controsenso, per molti. Un danno economico per altri.

Alla fine è arrivato il dietrofront: da oggi i trolley possono tornare in cabina. La distanza tra i passeggeri invece resta la stessa: nessuna. E le paure dei passeggeri si moltiplicano. Anche alla luce dei contagi delle ultime settimane, molti dei quali sono stati “portati” in Italia da voli in arrivo dall’estero. Circostanza che aveva costretto il ministro Roberto Speranza a chiudere i collegamenti aerei con 13 Paesi, tra cui il Bangladesh.
Ma cosa succede se si scopre che su un velivolo era presente una persona affetta da Covid-19? Ogni passeggero, prima di salire a bordo, deve compilare il modulo plc (passenger locator card) che poi viene consegnato alla Direzione prevenzione del ministero della Salute.

Sarà proprio il ministero a telefonare a tutti i passeggeri di quel volo invitandoli a mettersi in contatto con le aziende sanitarie locali di riferimento per procedere con la cosiddetta “sorveglianza attiva”: isolamento, visite mediche e tamponi in base alle situazioni.
Tra incertezze e paure, molti preferiscono evitare gli aeroporti. Si stanno organizzando per usare il treno o altri mezzi. E chi è costretto a volare deve districarsi tra regole che cambiano velocemente.

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