RAPPORTO EMCDDA ED EUROPOL SU MERCATI SOSTANZE E COVID-19

data di pubblicazione:

1 Giugno 2020

Un nuovo rapporto sull’impatto della pandemia Covid-19 sui mercati delle sostanze illegali è stato pubblicato dall’Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze (EMCDDA) e da Europol. I risultati si basano su opinioni raccolte attraverso un’indagine online su esperti di droga negli Stati membri dell’Unione e la raccolta di informazioni operative di Europol sulla criminalità organizzata e il monitoraggio strutturato delle informazioni open source. Secondo il rapporto, l’interruzione della catena di approvvigionamento del traffico di droga avviene principalmente a livello di distribuzione, a causa delle misure di distanziamento fisico all’interno dell’UE. Con il commercio di strada fortemente compromesso dalle restrizioni alla circolazione, i consumatori e i rivenditori si stanno sempre più rivolgendo a metodi alternativi, incluso l’uso di mercati darknet, piattaforme di social media e app di comunicazione crittografate, con pagamenti senza contanti e meno interazioni faccia a faccia. Ma mentre la logistica potrebbe essere cambiata, lo spostamento di grandi quantità di droghe tra gli Stati membri dell’UE non è cessato, nonostante i controlli alle frontiere, a causa del continua mobilità di merci attraverso l’Europa. Vi sono meno prove di interruzioni a livello di importazione all’ingrosso. Il traffico di stupefacenti per via marittima continua a livelli simili al periodo pre-pandemico, sebbene vi sia stata una netta interruzione nel traffico di passeggeri nel trasporto aereo. Il traffico di cocaina attraverso container marittimi continua a livelli comparabili al 2019 e il numero di sequestri di cocaina in alcuni Paesi è aumentato. Il traffico di eroina sembra continuare lungo molte delle rotte note (ad es. La rotta dei Balcani). La pandemia COVID-19 ha esacerbato l’interruzione già in corso della catena di approvvigionamento di resina di cannabis dal Marocco verso l’UE. Questo, insieme all’accumulo di cannabis da parte dei consumatori, ha portato ad alcune carenze di questa sostanza e all’aumento dei prezzi. Sono state anche segnalate carenze localizzate di eroina, che potrebbero portare a un passaggio a sostanze alternative (ad es. oppiacei sintetici). Mentre la domanda di cannabis ed eroina rimane sostanzialmente stabile, la domanda di droghe sintetiche utilizzate in contesti ricreativi è “notevolmente diminuita”, a causa della chiusura di club, locali notturni ed eventi musicali. Nonostante ciò, la produzione di droghe sintetiche è continuata. Il direttore dell’EMCDDA, Alexis Goosdeel, dichiara: “COVID-19 è un’emergenza di salute pubblica senza pari e che ha avuto conseguenze in tutte le aree della vita moderna. La presente relazione fornisce preziose informazioni sull’impatto a breve termine della pandemia sul mercato della droga dell’UE e ci aiuterà a prepararci per ripercussioni a lungo termine. L’effetto economico della crisi renderà probabilmente alcune delle nostre comunità più vulnerabili sia ai problemi legati alla droga sia al coinvolgimento del mercato della droga. Inoltre, la crescita del commercio online e delle comunicazioni crittografate metterà a dura prova le forze dell’ordine. Nel periodo post-pandemico, probabilmente vedremo una maggiore volatilità, competizione e violenza associate al commercio di droga. Anticipando questi sviluppi ora, saremo più preparati a rispondere rapidamente ed efficacemente alle nuove sfide che probabilmente dovremo affrontare.”

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