FERNANDO AIUTI: SE NE VA UN PROTAGONISTA DELLA LOTTA CONTRO L'AIDS

data di pubblicazione:

10 Gennaio 2019

Come Centro di Studi e di Documentazione su Dipendenze e Aids, non possiamo esimerci da un breve ricordo del medico immunologo Fernando Aiuti, deceduto ieri a Roma all’età di 83 anni. Nel  riportare la notizia, quasi tutti i mass-media enfatizzano un’istantanea: il famoso bacio in bocca dato da Aiuti, davanti alle telecamere, nel 1991 a Rosaria Iardino, una ragazza sieropositiva, per dimostrare all’opinione pubblica che il bacio profondo non trasmette l’Aids. Fu in effetti un atto che colpì molto l’opinione pubblica e che molto fece discutere. Il nome di Aiuti è strettamente legato alla sua presidenza di Anlaids, l’Associazione Nazionale di Lotta all’Aids e un impegno professionale quasi trentennale dedicato al contrasto dell’Aids. Si preferisce qui però proporre le parole scritte ieri da Vittorio Agnoletto, proprio per il rapporto non semplice e anzi contrastato fra i due. “Nel 2014 fummo chiamati insieme a relazionare alla commissione Sanità del Senato proprio sull’ipotetico vaccino italiano contro l’Aids: ricordo ancora lo sguardo stupito dei senatori quando ascoltarono da due persone agli antipodi per orientamento politico, le medesime parole di denuncia e di critica ad una ricerca che ritenevamo uno sperpero di denaro pubblico. Ho sempre pensato che con quell’audizione Aiuti ed io abbiamo fornito una ragione in più al commissariamento dell’ISS avvenuto poco dopo. Come testimoniano le numerose interviste fatte insieme su Altreconomia (Vaccino italiano anti-AIDS nuovi annunci) negli anni recenti abbiamo continuato a sentirci per scambiarci informazioni sulla vicenda del cosiddetto vaccino italiano sull’Aids, ricerca inspiegabilmente ancora adesso non conclusa. Oggi che se ne è andato, riconosco ad Aiuti la linearità del suo percorso, molto diverso e talvolta antitetico al mio, ma un percorso intriso di una sua indubbia coerenza che lo ha portato nell’ultimo periodo della sua vita a scontrarsi con quell’establishment politico-sanitario del quale una volta era stato parte. Uno scontro nel quale aveva perso amicizie, rapporti e si era ritrovato isolato dal suo stesso ambiente di provenienza”.

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