GRAN BRETAGNA VERSO LA CANNABIS TERAPEUTICA?

data di pubblicazione:

14 Luglio 2018

Si estende il fronte dei paesi che stanno discutendo e implementando modifiche legislative per rendere legale l’uso terapeutico di cannabis. Anche la Gran Bretagna si sta muovendo in tal senso. Secondo quanto trapelato sulla stampa, se l’iter di discussione parlamentare si concluderà positivamente, in tempi rapidi dovrebbe essere possibile per tutti i medici britannici prescrivere cannabis, ma solo se non ci sono farmaci o terapie altrettanto efficaci per la patologia da trattare. “Il Ministero dell’Interno ha annunciato che il gruppo formulerà raccomandazioni “rapide” ai ministri, i quali firmeranno quindi le domande entro due o quattro settimane.
Se ci sarà l’approvazione, i medici potranno iniziare a prescrivere le terapie per i loro pazienti, mentre i ministri dovranno decidere se rimuovere il divieto della cannabis come medicinale.
Per la prescrizione, i medici dovranno dimostrare che esiste un “bisogno clinico eccezionale” e nessun altro farmaco sarebbe adatto al proprio paziente. Dovranno anche accettare “la piena responsabilità per i rischi e la responsabilità”, ha detto il Ministero dell’Interno.
Il provvedimento è una misura temporanea, mentre la professoressa responsabile della cattedra medica del Dame, Sally Davies, effettuerà una analisi per stabilire se la cannabis possa essere utilizzata per uso terapeutico.
Il governo ha anche annunciato che avrebbe esaminato anche quanto il NHS (Sistema sanitario nazionale – ndr) dovrà pagare per una licenza, che attualmente è pari a £ 3,655. Il Ministero degli Interni ha detto che ai pazienti e alle loro famiglie non verrà chiesto di contribuire al costo.
Il provvedimento inizierà il suo iter in questa settimana e sarà guidato dal responsabile medico capo dell’Irlanda del Nord, il dott. Michael McBride.
Il ministro delle Polizia Nick Hurd ha detto che sarà garantito ai pazienti il miglior trattamento basato su prove mediche. “I medici devono essere al centro del processo di analisi e legalizzazione, sì da fornire le necessarie rassicurazioni che la prescrizione di prodotti non autorizzati e potenzialmente non testati sia nell’interesse del paziente”, ha aggiunto”.

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