PROGETTO NEVERLAND DEL DIPARTIMENTO DIPENDENZE DI FIRENZE: ALCUNI RISULTATI

data di pubblicazione:

22 Aprile 2018

dipendenzeÈ stato pubblicato sul sito di ARS il report di analisi dei dati del progetto Neverland, realizzato attraverso un finanziamento della Regione Toscana e condotto dal Dipartimento Dipendenze della ex-ASL 10 di Firenze, in collaborazione con l’Associazione Onlus Progetto Villa Lorenzi. Il progetto Neverland, attivo dal gennaio 2015, ha come  destinatari persone giunte ai Servizi per le dipendenze (SerD) della ex-ASL 10 di Firenze e diagnosticati come consumatori, a fronte dell’esclusione di una diagnosi di abuso e/o dipendenza, quasi sempre su segnalazione prefettizia. Al centro del progetto vi è un ciclo di incontri di informazione e riflessione sui rischi correlati all’uso di ogni sostanza psicoattiva legale o illegale, sia sul piano della salute psicofisica che sul piano legale e sociale. La stessa tipologia di percorso, ma in cicli d’incontro separati, viene proposta anche ai familiari (genitori, fratelli, partner ecc). Di seguito si riportano alcuni dei dati più significativi: “Per quanto riguarda il profilo emerso dalla scheda iniziale si osserva un gruppo di persone di età tendenzialmente giovanile, in cui tra gli under 25 il 70% è rappresentato da ragazzi che non superano i 21 anni e, nel gruppo degli over 25, i 2/3 non ha più di 35 anni (…) Ci troviamo dunque davanti a un target di consumatori senza forti caratterizzazioni rispetto al quadro socio-demografico e alle condizioni di vita (abitative, occupazionali ecc.), con un profilo piuttosto in linea con il resto della popolazione generale. I consumi di sostanze riguardano principalmente l’uso di derivati della cannabis e, per i ragazzi più grandi, anche di cocaina, talvolta in associazione al consumo di alcolici. I provvedimenti amministrativi nella quasi totalità dei casi si riferiscono alla detenzione per uso personale di sostanze stupefacenti e, per circa un quarto dei ragazzi più giovani, anche alla produzione e al traffico. Inoltre, per 30 consumatori (di cui 26 over 25) sono stati riferiti procedimenti pregressi, anch’essi attribuibili sostanzialmente ai medesimi illeciti amministrativi

(…) In generale, l’esperienza vissuta sembra aver stimolato l’interesse e la riflessione sul fenomeno del consumo di sostanze psicotrope per tutte e tre le tipologie di gruppi coinvolti. (…) Infine, riguardo al giudizio generale circa l’utilità e l’interesse riscosso per le tematiche affrontate duranteil percorso, emergono giudizi molto positivi per tutti e tre i gruppi.”

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