ADOLESCENTI IPERCONNESSI E RISCHIO DIPENDENZE TECNOLOGICHE

data di pubblicazione:

26 Febbraio 2018

dipend internetIl 22° Congresso nazionale della Società italiana di psicopatologia lancia l’allarme rispetto alle modalità di uso intensivo della rete e dei dispositivi digitali negli adolescenti. Il 51% dei ragazzi tra i 15 e i 20 anni controlla in media lo smartphone 75 volte al giorno e il 7% lo fa fino a 110 volte al giorno. Inoltre, fino al 13% degli adolescenti iperconnessi sono a rischio dipendenza patologica, con un aumento, nei giovani tra i 14 e i 18 anni, di disturbi quali ansia, depressione, insonnia e difficoltà cognitive. Sono alcuni dati contenuti nel sondaggio online condotto dall’Associazione Di.Te. (Associazione Nazionale Dipendenze Tecnologiche, Gap e Cyberbullism) su un campione di 500 persone di età compresa tra i 15 e i 50 anni. “Gli adolescenti tra i 14 e i 18 anni – aggiunge Francesca Pacitti (Università dell’Aquila) – trascorrono in media 6,26 ore al giorno davanti ai loro strumenti tecnologici preferiti per studiare, giocare, lavorare e socializzare. Fino al 13% di loro il rischio depressione e ansia è dietro l’angolo. I like e i commenti degli haters poi sono devastanti. Ma il problema non riguarda solo i giovanissimi. In un recente studio condotto nel 2017 su un campione di 300 studenti dell’Università dell’Aquila, nella fascia di età 18-25 anni, è emerso che il 6 per cento ha un rapporto patologico con internet, in particolare i maschi”.

“Ma i genitori come possono capire se la dipendenza che caratterizza i ragazzi è nella norma o se invece sta diventando patologica? “Ci sono alcuni campanelli d’allarme caratteristici – spiega Pacitti – come l’alterazione del ciclo sonno-veglia, l’isolamento sociale e il mutare di alcuni tratti caratteriali. I genitori quando c’è un’alterazione delle abilità relazionali e sociali devono interrogarsi su cosa sta succedendo ai loro figli e favorire il più possibile il dialogo. Se questo non dovesse bastare, allora è bene rivolgersi a personale esperto. L’obiettivo è favorire un uso intelligente delle tecnologie da parte degli adolescenti, dal punto di vista del tempo e della qualità”.

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