ESPAD ITALIA: AL TOP DEI CONSUMI GIOVANILI LA CANNABIS, SEGUE LA SPICE

data di pubblicazione:

11 Gennaio 2018

spiceE’ uscito il rapporto Espad Italia, a cura dell’Istituto di fisiologia clinica del Consiglio nazionale delle ricerche (Ifc-Cnr), che fa il punto sui consumi di droghe dei giovani italiani (15-19 anni). La magiore sorpresa della rilevazione è che la spice, un cannabinoide sintetico, segue la cannabis come sostanza psicoattiva più consumata.Secondo la curatrice del rapporto, Sabrina Molinaro, “ne ha fatto uso l’11% (circa 275mila ragazzi) almeno una volta nella vita e il 35,5% di questi (circa 98mila) lo ha fatto 10 volte o più”. I dati raccolti, relativi al 2016, mostrano che il 32,9% dei ragazzi, poco più di 800mila, ha utilizzato almeno una sostanza psicoattiva illegale nel corso della propria vita (maschi 37,7%; femmine 28%), mentre il 25,9% (maschi 30,9%; femmine 20,7%, circa 650mila ragazzi) riferisce di averlo fatto nel corso dell’ultimo anno. Fra gli altri dati evidenziati dal comunicato del CNR, spicca la diffusione crescente delle NPS. Fra i dati positivi, da notare che si ridimensiona l’allarme eroina, che è in fondo alla lista delle sostanze più utilizzate dai giovani italiani nel 2016. “Il dato che la spice sia diventata la seconda sostanza più diffusa fra gli studenti è però preoccupante, poiché gli effetti sulla salute non sono ancora ben noti ed è quindi ancor più pericolosa. Nei consumi seguono poi le Nps (New Psychoactive Substance – Nuove sostanze psicoattive), la cocaina, stimolanti e allucinogeni, mentre l’eroina è la sostanza meno diffusa”, conclude la ricercatrice. “Si osserva, inoltre, la diffusione delle Nps quali oppiacei sintetici e catinoni sintetici come mefredone, ketamine, fenetilamine, utilizzate almeno una volta nella vita dal 3,5% degli studenti e quindi diffuse tanto quanto la cocaina o anche più diffuse se si considera l’eroina, utilizzate nella vita rispettivamente dal 3,6 e l’1,5 per cento dei ragazzi. Le nuove droghe sono diffuse anche tra le studentesse: il 2,8% le ha utilizzate almeno una volta nella vita. Quasi 20 mila sono le donne in trattamento presso i Servizi per le dipendenze per uso di oppiacei, cocaina e cannabis e l’universo femminile ha assunto caratteristiche preoccupanti, seppure consumi, denunce e arresti siano a livelli inferiori rispetto a quelli maschili: delle 32.992 persone segnalate all’autorità giudiziaria per reati droga-correlati, il 7% ha riguardato donne e quasi due terzi delle persone segnalate sono giovani adulti di età compresa tra i 20 e i 39 anni”.

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