IL SISTEMA ANTIDROGA PORTOGHESE: LE RAGIONI DEL SUCCESSO

data di pubblicazione:

13 Dicembre 2017

RDDUn lungo articolo del quotidiano inglese The Guardian permette di approfondire l’innovativa esperienza portoghese in materia di politiche sulle droghe. Nonostante i successi registrati dal modello portoghese, è curioso che i positivi risultati ottenuti sul piano della tutela della salute pubblica siano poco conosciuti in Europa. L’articolo inizia ricordando la disastrosa situazione del paese durante gli anni ’80, quando in Portogallo l’abuso di eroina e la diffusione dell’HIV-AIDS erano estremamente alti, fra i maggiori in Europa, e trasversali alle classi sociali. La società portoghese era da poco uscita da decenni di dittatura, e impreparata ai mutamenti degli stili di consumo delle sostanze psicoattive. La svolta ha inizio nel 1998, quando il Portogallo sperimenta una prima forma di decriminalizzazione delle sostanze, che a partire dal 2001 coinvolge il possesso e l’uso personale di tutte le sostanze illecite. I cambiamenti sono molto rapidi, in quanto in pochi anni tanto l’abuso di oppiacei che le infezioni da HIV scendono in modo sensibile. L’infezione da HIV è diminuita da un tasso nel 2000 di 104.2 nuovi casi su 1.000.000 a 4.2 nel 2015. Ciò è merito, oltre della politica di decriminalizzazione, anche del supporto statale alle politiche di riduzione del danno (unità di strada, centri di distribuzione di siringhe pulite, servizi comunitari a bassa soglia) e alla riorganizzazione complessiva dei servizi per le dipendenze e per la salute mentale.

Un altro aspetto molto importante della politica portoghese sulle droghe è la sua continuità: nonostante dal 2001 a oggi si siano succeduti governi di diverso orientamento politico, ciò non ha intaccato i programmi di decriminalizzazione e di riduzione del danno. Anche l’opinione pubblica ha cambiato atteggiamento verso le persone che soffrono di dipendenze: da una prevalente visione del problema droga come questione morale, si è passati a una visione medico-sanitaria. Nella seconda parte dell’articolo l’autore offre un’ampia panoramica dei servizi portoghesi per le dipendenze, attraverso visite ai vari servizi presenti a Lisbona e Porto e interviste a molti professionisti e volontari.

LINK ALL’ARTICOLO (INGLESE)

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