DISPONIBILE LA NEWSLETTER SUL GIOCO D'AZZARDO DI FEDERSERD

data di pubblicazione:

25 Settembre 2017

vltE’ online sul sito di FeDerserD la newsletter della federazione dedicata al Disturbo da gioco d’azzardo e alle tematiche connesse. In questo numero, l’editoriale del Dott. Maurizio Fea, responsabile del settore gambling della Federazione, commenta la proposta governativa di riordino del settore giochi su cui è stato raggiunto un accordo di principio con Regioni ed Enti locali, che dovrà essere tradotto in un apposito decreto ministeriale entro il 31 ottobre. I principali punti positivi dell’intesa sono, dal punto di vista degli enti locali, il riconoscimento della propria autonomia decisionale in materia di allocazione e controllo della distribuzione dei giochi d’azzardo, e da parte governativa il controllo del processo di riduzione e di razionalizzazione della offerta di gioco. ll documento approvato definisce i requisiti fondamentali per le autorizzazioni che gli enti locali dovranno usare come criteri di regolamentazione. Fra i punti fondamentali dell’accordo, esso concede gratuitamente ai comuni l’accesso ad alcune banche dati gioco dei Monopoli, definisce i criteri di carattere quantitativo generale su base regionale, che dovrebbero dare ai comuni la possibilità di disciplinare numero e distribuzione degli apparecchi. Nella seconda parte del documento si elencano alcune raccomandazioni che dovrebbero tradursi in misure di riduzione dei rischi e protezione dei giocatori, ma non si precisa né quando né come verranno attuati. Fra questi, vi è l’introduzione della tessera sanitaria o altri documenti di identificazione, misura pensata per escludere i minori dall’accesso alle macchinette, ma che potrebb essere insufficiente. Infatti, è noto che la fascia giovanile, minori compresi, predilige le scommesse e i gratta e vinci, tipologie di gioco verso cui non è prevista alcuna misura di contenimento.

In ultima analisi, il giudizio di Fea sul provvedimento d’intesa è positivo: “Nonostante i limiti evidenziati, ci sembra tuttavia un buon segnale di inversione della tendenza che ha caratterizzato dieci anni di espansione incontrollata del mercato dei giochi. Non stiamo qui dunque a recriminare che si sarebbe potuto fare di meglio, cosa ovvia ma buona solo per fare polemica, piuttosto vorremmo che l’adozione di queste disposizioni fosse accompagnata da ricerche in grado di valutarne l’efficacia su alcuni punti: la variazione del numero complessivo dei giocatori alle macchinette, la eventuale riduzione dell’ammontare giocato agli stessi apparecchi, la variazione del numero di giocate complessive, per capire se e come si riduce eventualmente la platea dei giocatori a bassa intensità e se e come varia la quota dei giocatori incalliti”.

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